Che sintomi o per meglio dire, quali caratteristiche si nascondono dietro il narcisismo maligno: cosa osservare?
Bisogna prestare attenzione ai legami che portano dipendenza e controllo, le relazioni quando sono basate su queste caratteristiche non vanno mai bene: bisogna sempre restare attenti e vigili davanti ad una situazione come questa.
Diagnosticare lo stato della propria relazione affettiva è importante anche per evitare un giorno di restare magari intrappolati in situazioni che potrebbero anche diventare pericolose: al giorno d’oggi fatti del genere sono purtroppo all’ordine del giorno.
“È necessario che le donne imparino, fin dai primi segnali, a diagnosticare lo stato della coppia. Soprattutto mai accettare relazioni tossiche per paura di restare sole” queste sono le parole di Vittorio Lingiardi, professore di psicologia dinamica alla Sapienza, Università di Roma, autore di “Arcipelago N. – Variazioni sul narcisismo” (Einaudi, 2021) e “L’ombelico del sogno – Un viaggio onirico (Einaudi, 2023), esperto delle varie forme che può assumere il narcisismo, una configurazione psicologica o psicopatologica che ha molto a che fare con le relazioni di coppia tossiche.
Narcisismo, i segnali a cui prestare attenzione
“Il rapporto di coppia è uno dei luoghi di massima espressione del narcisismo patologico, un disturbo della personalità caratterizzato dall’incapacità di godere della felicità altrui, da rivalità invidiosa, mancanza di gratitudine e di empatia, ricerca continua di ammirazione, convinzione di meritare ogni privilegio” continua sempre Lingiardi e poi aggiunge: “In sintesi, scarso interesse per la vita e i sentimenti dell’altro, considerato come un oggetto da manipolare perché produca gratificazioni. Se poi alla personalità narcisistica si aggiunge la componente sadica, e spesso paranoide, il bisogno di manipolare l’altro diventa godimento nel vederlo assoggettato. E quando questo meccanismo di dominio salta il bisogno di affermazione di sé può arrivare alla violenza come forma massima di controllo e potere”.
Nella maggior parte dei casi infatti, una relazione con un narcisista porta sempre a qualcosa di doloroso, in aggiunta con: difficoltà e i pericoli maggiori si corrono nella relazione con una persona affetta da quello che viene chiamato narcisismo maligno. In genere chi soffre di questo problema ha la tendenza ad avere sempre un comportamento antisociale e anche a pensieri di tipo paranoideo, associati a un certo piacere sadico nei confronti degli altri, che può tradursi anche in vere e proprie aggressioni.
“A questo proposito, va detto che ogni disturbo della personalità è l’esito di un modello bio-psico-sociale, quindi la parte sociale è solo un terzo del problema” ha poi concluso Lingiardi e per finire: “Resta il ruolo giocato dal temperamento individuale ma anche dalla storia di ciascuno, dalle sue relazioni durante lo sviluppo personale. Ci vogliono veramente molti elementi perché si arrivi a superare lo spiacevole narcisismo della vita quotidiana e arrivare al narcisismo maligno che può intossicare le relazioni fino alla violenza”.