Gli scienziati hanno calcolato il giorno esatto in cui “Bannu” potrebbe schiantarsi sulla superficie terrestre, con una potenza pari a quella di 22 bombe atomiche
Da lontano l’asteroide Bennu assomiglia a una grande trottola di oltre 500 metri che galleggia nello spazio. Le nuove osservazioni mostrano che il suolo di Bennu, come anche le sue origini, sono più ricchi e complessi di quanto gli scienziati potessero sognarsi. Il problema è che ogni sei anni entra in rotta di collisione con la terra.
L’asteroide misura 565 metri di diametro e pesa circa 80 milioni di tonnellate. Al momento si trova a 330 milioni di chilometri dalla Terra. Questi corpi sono i residui del processo che ha condotto alla formazione dei pianeti e quelli come Bennu contengono acqua, sostanze organiche e metalli, risorse fondamentali per il futuro dell’esplorazione spaziale e per lo sviluppo economico. Un eventuale impatto sulla Terra avrebbe un effetto devastante.
Come nei disaster movie hollywoodiani, gli scienziati hanno calcolato il giorno esatto in cui un asteroide potrebbe schiantarsi sulla superficie terrestre, con una potenza pari a quella di 22 bombe atomiche. La roccia spaziale, chiamata Bennu, passa vicino al nostro pianeta ogni sei anni, ma gli scienziati ritengono che potremmo essere sulla buona strada per una collisione con l’asteroide il 24 settembre 2182. Gli astronomi possono mappare gli asteroidi da lontano, usando i telescopi, ma raggiungono una precisione di dettaglio pari a quella che è la corrispondente area di una città o di uno stato. Studiare i meteoriti, corpi celesti che gli scienziati riescono a osservare più da vicino, aiuta a definire i dettagli più piccoli, ma c’è tantissimo lavoro poi dietro per calcolare con la maggiore precisione possibile le traiettorie possibili che questi bolidi possono intraprendere.
Bennu è un asteroide poroso, un cosiddetto rubble pile, ovvero un agglomerato di detriti tenuti insieme dalla sua debole forza di gravità, che è meno di otto milionesimi della gravità che abbiamo sulla Terra, ma ha pur sempore una misura di 565 metri di diametro e un peso di circa 80 milioni di tonnellate. L’asteroide si avvicina alla Terra ogni 6 anni. Gli scienziati stimano che Bennu abbia una possibilità su 2.700 di scontrarsi con la Terra nel corso di uno dei prossimi avvicinamenti al nostro pianeta alla fine del XXII secolo. Potrebbe anche bruciare, a seconda della distanza dal Sole, per questo viene costantemente monitorato nella sua traiettoria. Gli scienziati del National Space Science Center cinese starebbero elaborando un modo per evitare l’eventuale catastrofe. L’idea sarebbe quella di lanciare contro l’asteroide, simultaneamente, 23 razzi Long March-5B. Secondo i loro calcoli, in questo modo potrebbe deviare di circa 9mila chilometri dalla sua traiettoria
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