L’astronauta Frank Rubio è tornato sulla Terra dopo 371 giorni consecutivi nello Spazio a bordo della stazione orbitante
Lo statunitense Frank Rubio e i suoi colleghi russi, durante la permanenza nella Stazione spaziale internazionale, hanno percorso 253 milioni di chilometri e fatto il giro del mondo quasi 6.000 volte. I tre cosmonauti erano rimasti bloccati per via dei danni ricevuti dai detriti spaziali alla navicella che doveva riportarli a terra.
Per questa ragione, quella che per Rubio avrebbe dovuto essere una missione di 180 giorni si è trasformata in un soggiorno ben più lungo, superando quindi di 16 giorni il precedente record detenuto da Mark Vande Hei.
La stazione spaziale internazionale, in orbita permanente intornio alla terra da più di venti anni, è dedicata alla ricerca scientifica e gestita come progetto congiunto dalle agenzie spaziali più importanti. E’ abitata continuativamente da un equipaggio variabile tra 2 e 7 astronauti di varie nazionalità che si sono alternati varie volte, tornando quindi sulla ISS per più di un’ esperienza. Ma a nessuno era mai capitato di prolungare la propria permanenza nello spazio perchè bloccato a bordo dell’Iss. E’ esattamente quello che è successo all’astronauta della Nasa Frank Rubio e ai colleghi russi Sergey Prokopyev e Dmitri Petelin, impossibilitati a tornare sulla terra dato che la navicella che li aveva portati in orbita era rimasta danneggiata dopo essere stata colpita da detriti spaziali che avevano portato a una perdita di refrigerante. La permanenza forzata del cosmonauta di altri sei mesi sulla stazione orbitante, il tempo necessario di organizzare da parte dei russi un nuovo volo della Soyuz, lo ha portato a stabilire il nuovo record di permanenza consecutiva nello spazio della storia spaziale americana. 371 giorni ben 16 in più del precedente record.
Il trio di cosmonauti è atterrato in una zona remota del Kazakistan, a sud-est della città di Zhezkazgan, scendendo a bordo di una capsula Soyuz MS-23. La navicella spaziale ha impiegato circa tre ore e mezza per raggiungere la Terra e una volta recuperati, i membri dell’equipaggio hanno ricevuto in dono delle bamboline russe dipinte con i loro volti. Durante la sua ultima comunicazione con la Stazione Spaziale Internazionale, però Rubio ha spiegato che per adattare nuovamente il suo corpo alla forza gravitazionale terrestre gli ci vorranno dai due ai sei mesi, poiché dopo tanti mesi trascorsi nello spazio ha perso densità ossea e massa muscolare. Il suo recupero sarà attentamente monitorato anche per valutare le conseguenze sull’uomo di una missione spaziale così lunga, dati che potrebbero rivelarsi fondamentali per future missioni nello spazio più profondo.
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