L’obiettivo è quello di creare un habitat per un miliardo di coralli e 100 milioni di alberi di mangrovie, al fine di rigenerare gli ecosistemi sottomarini
Si chiama Dubai Reef ed è un progetto di URB, un’azienda che crea progetti innovativi e a impatto zero per le città, che mira a rigenerare gli ecosistemi sottomarini e ridare loro la biodiversità necessaria per sopravvivere e prosperare.
Dubai è una città degli Emirati Arabi Uniti, capitale dell’omonimo emirato. Situata a sud del Golfo Persico, nella Penisola araba, conta 3 478 300 abitanti. La città detiene il primato per il grattacielo più alto del mondo, il Burj Khalifa, con un’altezza di quasi 830 metri.
Le barriere coralline sono di grande importanza per l’ecosistema marino, ed è questo il motivo per cui la compagnia Nakheel, in collaborazione con Emirates Marine Environmental Group ha deciso di creare oltre 500 barriere artificiali nelle acque di Dubai, la capitale degli Emirati Arabi Uniti, sempre all’avanguardia in progetti avveniristici. Lo scopo di questo progetto è molto semplice, si propone infatti di aiutare a sviluppare la vita marina e sostenere il settore della pesca dell’emirato. Il progetto è stato ideato dalla stessa società nota per aver sviluppato progetti innovativi per città intelligenti a impatto zero, come The Parks in Sud Africa, Nexgen per Il Cairo, Alnama a Riyadh e The Loop a Dubai. In un comunicato stampa, il presidente di Nakheel, il signor Ali Rashid Lootah, non ha esitato a dare le sue motivazione per questo progetto dicendo: “Storicamente, la pesca era un settore importante e un modo di vita per la popolazione locale di Dubai. Oggi, la pesca è ancora un settore importante, e la disponibilità di pesce fresco pescato localmente è una delle attrazioni della vita a Dubai. La costruzione del progetto tra cui palme, sulla costa di Dubai, comporta la perdita di questa zona di pesca tradizionale”.
Un progetto davvero ambizioso che mira a restituire ai fondali marini il loro habitat, ma anche a creare un turismo ecologico e rispettoso dell’ambiente. Il Dubai Reef sarà creato con stampanti in 3D, sarà alimentato a energia solare e si estenderà per 200 chilometri quadrati. Nel nuovo habitat vivranno un miliardo di coralli e 100 milioni di mangrovie e l’obiettivo è quello di completarlo entro il 2040. Non ci sono indicazioni sul costo finale del faraonico progetto, ma un progetto simile di barriera è stato costruito ad Hong Kong a un costo di 15 milioni dollari. Dubai Reefs promuoverà benefici sociali, economici e ambientali, contribuendo a trasformare la metropoli in una destinazione ecologica ed ecoturistica.
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