Natalie Portman si è inserita a gamba tesa in un delicato dibattito sullo sguardo femminile all’interno della produzione cinematografica
Nel corso degli ultimi anni, il movimento femminista ha conosciuto una moltitudine difficilmente quantificabile di declinazioni ideologiche che, in alcuni casi, rischiano persino di collidere negli esiti.
Natalie Portman, celebre attrice particolarmente attiva sul fornte del femminismo, ci ha tenuto a dire la sua sulla questione del fatidico “sguardo femminile”, spesso decantato in ambito artistico.
Secondo la protagonista di Leon, affermare che le donne siano dotate di uno sguardo speciale, profondamente diverso da quello degli uomini, rischia soltanto di generare ulteriori distanza e pericolosi pregiudizi tra il genere maschile e quello femminile. Generalizzare, sostenendo che le donne siano detentrici di uno sguardo parallelo, significa alimentare possibili dissapori e, sopratutto, sottovalutare quello che è, molto banalmente, il punto di vista di ogni singola donna. Queste le parole della Portman: “Dire che una regista ha uno sguardo particolare è riduttivo nei confronti dell’individualità delle donne e dei loro molteplici punti di vista. Le registe dovrebbero avere le stesse opportunità delle loro controparti maschili. Ma l’esperienza di lavorare con un regista ha a che fare solo con la persona, e non c’entra nulla con il suo genere”.
Parole divisive, che rischiano inevitabilmente di alimentare alcune di quelle feroci polemiche che hanno caratterizzato il dibattito pubblico nell’ultimo decennio. Comprendere se un uomo abbia la capacità e la sensibilità di scrivere un personaggio femminile, rappresentandone le sfaccettature e gli sviluppi emotivi, è senza dubbio un tema delicato, sul quale la Portman ha preso posizione senza timore. Una donna è in grado di mettere in scena in maniera credibile un personaggio maschile? Oppure siamo destinati a subire quella distorta rappresentazione della donna che numerosi sceneggiatori e registi uomini hanno tentato goffamente di portare su schermo? Siamo certi che la Portman, con queste dichiarazioni, possa spingere altre celebrità ad esprimersi su questa tematica, che sarà certamente al centro dei dibattiti culturali in questo secolo di profondi cambiamenti socio-politici.
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