L’ex commissario tecnico dell’Italia ha parlato dell’addio del Mancio e della nuova avventura di Spalletti. E poi un giudizio sul calcio saudita.
Se non siamo di fronte a una leggenda vivente, poco ci manca. Marcello Lippi, con la sua visione acuta e la leadership ineguagliabile, occupa un posto d’onore nella storia del calcio italiano. La sua gestione della Nazionale italiana, culminata con la storica vittoria del Mondiale nel 2006, è una testimonianza della sua maestria sul campo. Ma le sue realizzazioni vanno ben oltre quel trionfo memorabile.
Lippi non è solo un maestro della tattica, ma anche un talent scout di eccezionale perspicacia, capace di riconoscere e coltivare giovani talenti destinati a lasciare un segno indelebile nel mondo del calcio. Un esempio lampante di questa sua abilità è stata la fiducia riposta in un giovane Fabio Cannavaro (stagione 1994/1995), a cui affidò un ruolo da protagonista sia nel Napoli che nella Nazionale italiana.
Lippi a 360°: la Nazionale, Mancini e il calcio saudita
Intervenuto ai microfoni di calciosaudita.it, Marcello Lippi ha esposto innanzitutto il proprio pensiero riguardo la nomina di Luciano Spalletti come nuovo commissario tecnico della Nazionale: “Luciano è un grande allenatore e una bella persona. Credo proprio che la Figc abbia preso una decisione felice. Sono sicuro che saprà mettere in campo gli uomini giusti e che la sua Italia ci darà delle soddisfazioni. Blocchi di club? Sono sempre positivi perché i ragazzi stanno insieme anche durante gli allenamenti delle loro squadre e quindi si conoscono alla perfezione. Questo può fare solo bene al gruppo Italia”.
Una domanda ovviamente anche sulle dimissioni di Roberto Mancini: “Non sono abituato a giudicare le scelte degli altri ed anche in questo caso non lo farò. Posso dire che Roberto è una persona per bene, avrà avuto i suoi motivi. Se ho ricevuto offerte mentre ero in carica? Certamente, sempre. Ma, anche se le ho ascoltate, ho sempre ritenuto giusto mantenere gli impegni presi”. E sull’esperienza in Cina ha dichiarato: “Un’esperienza interessante, non solo calcistica, ma anche di vita. Certamente non mi aspettavo di poter ottenere chissà quali risultati”.
Interessante anche il giudizio sul calcio saudita: “Ha sorpreso un po’ tutti e merita attenzione. La cosa incredibile è che sembra disponga di capitali illimitati e questo è un fattore che va compreso e studiato. Mi sento però di aggiungere che per ottenere risultati importanti servono impegni a lunga scadenza e programmazione, non sarà così facile come sembra adesso”.
In chiusura un commento sull’attuale Serie A: “Il nostro resta un campionato molto competitivo – ammette Lippi – Al momento vedo benissimo Inter e Milan. Le milanesi stanno dimostrando di avere una marcia in più e secondo me saranno loro a giocarsi il titolo”. Infine un commento sulle squadre romane e sulla Juve: “Sia la Roma sia la Lazio sono forti e nonostante l’inizio complicato usciranno fuori. Sarri e Mourinho sono grandi allenatori, sapranno sfruttare al meglio le risorse che hanno a disposizione. La Juve ha le caratteristiche di sempre: grande voglia di lottare e un mix interessante tra giovani e giocatori già affermati. E poi non ha le Coppe, quindi potrebbe essere la terza squadra a lottare per lo scudetto”.