Il messaggio postato sui social ha toccato i cuori dei suoi tifosi: 19 anni di carriera in cui ha lasciato il segno ovunque è andato
La NBA perde uno dei suoi grandi campioni: Carmelo Anthony ha ufficialmente annunciato il suo ritiro dalla lega. L’ex stella dei Denver Nuggets pone fine a una carriera straordinaria che si è sviluppata su un arco di 19 anni, lasciando un segno indelebile nel mondo del basket. Con 28.289 punti segnati, Anthony è il nono miglior marcatore di tutti i tempi della NBA. L’annuncio del suo ritiro è arrivato attraverso un video emozionante pubblicato sui suoi canali social, che ha toccato il cuore dei numerosi fan in tutto il mondo.
Anthony, nel corso delle sue 19 stagioni, ha vestito le maglie di 6 diverse squadre. Dall’inizio della sua carriera con i Denver Nuggets fino all’esperienza finale con i Los Angeles Lakers, passando per le esperienze con i New York Knicks, gli Oklahoma City Thunder, gli Houston Rockets e i Portland Trail Blazers. Ha lasciato il segno ovunque sia passato. Una carriera da favola: è stato selezionato per il prestigioso All-Star Game per ben 10 volte.
La sua abilità nel segnare punti e il suo stile di gioco spettacolare gli hanno consentito di diventare uno dei giocatori più iconici della sua generazione. Non è riuscito a vincere nemmeno un campionato NBA in carriera, eppure è riconosciuto come uno dei migliori cestisti di tutti i tempi. La sua versatilità offensiva e la sua capacità di segnare punti da ogni posizione lo hanno reso un avversario temuto da difensori di ogni squadra. Personalità affascinante e carisma, una figura amata dai compagni e dai tifosi.
Così ha annunciato il ritiro: “Ricordo i giorni in cui non avevo nulla, se non la palla su un campo e un grande sogno. Il basket era il mio sfogo: ero deciso. La comunità, le città che ho rappresentato con orgoglio e i tifosi che mi hanno sostenuto lungo il viaggio. Sarò grato per sempre a quelle persone e a quei posti perché mi hanno reso Carmelo Anthony”. Un messaggio commovente, il suo: “Adesso è il momento di dire addio ai campi su cui mi sono fatto il mio nome, al gioco che ha rafforzato il mio scopo e il mio orgoglio. È un arrivederci dolce amaro alla NBA. Sono eccitato per il futuro”.
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