Il fenomeno di Golden State ha stilato la sua top 5 nella storia del campionato americano di basket: non c’è il rivale di sempre…
Un antagonismo lungo più di dieci anni. Da una parte Steph Curry, dall’altra LeBron James. Un rapporto complicato, come ha spiegato il miglior tiratore nella storia dell’Nba, anche se i due sono legati da una grande amicizia.
“Un grande uomo, un grande amico e un grande agonista“, ha spiegato il numero 30 di Golden State, che poi ha aggiunto: “Davvero è incredibile ripensare a come tutto è iniziato tra di noi“. Eppure Steph non ha inserito il suo grande amico e rivale nel quintetto ideale della sua carriera.
La top 5 all time di Steph Curry
Nel ruolo di playmaker Steph ha fatto il nome di Magic Johnson, il ragazzo del Michigan che negli anni ’80 si è preso le copertine di tutti i giornali sportivi. Per non parlare di Michael Jordan, scelto come guardia: prima di lui esisteva un altro tipo di basket, lui ha rivoluzionato il modo di giocare e di interpretare lo sport, rendendolo uno dei più popolari al mondo. Icona pop anche a vent’anni di distanza.
Steph Curry describes his relationship with LeBron as “complex” pic.twitter.com/hjdHdtRq9B
— Sports Illustrated (@SInow) July 22, 2023
Adesso è il momento delle ali. La piccola è Kobe Bryant, l’uomo che ha votato la sua vita a Michael Jordan. Una leggenda nella storia dei Los Angeles Lakers, per sempre nella storia dell’Nba. Stesso discorso per Tim Duncan, l’ala grande, molto più di un semplice giocatore. Ha cambiato la vita dei San Antonio Spurs, il simbolo della dinastia guidata da Gregg Popovich. Il centro, neanche a dirlo, Shaquille O’Neal. Quattro titoli Nba, quattro volte Mvp (3 delle finali). Ha dominato ovunque è andato: Orlando, Los Angeles, Miami, Phoenix, Cleveland e Boston.