NBA, account Facebook hackerato: “È opera di un ex dipendente”

Sui social della lega statunitense sono apparsi due messaggi misteriosi, colpa di Dean Joannou, ex Digital & Social Content Publisher: “Sono contento di aver dato le dimissioni”

L’account Facebook della NBA hackerato. Anzi no. Stanno facendo molto discutere – e come poteva essere altrimenti – i due post pubblicati sulla pagina social della lega statunitense di basket. Opera di Dean Joannou, ex Digital & Social Content Publisher della NBA: lui ha spiegato di avere ancora accesso ai profili social, secondo altri rumors invece li avrebbe ottenuti successivamente attraverso un’azione di hacking.

Facebook NBA
Sull’account ufficiale Facebook della NBA son apparsi due messaggi postati da un ex dipendente (Ansa Foto-Facebook) – Notizie.com

Fatto sta che, dopo aver pubblicato un messaggio in cui pubblicizzava la sua nuova attività, circa 20 minuti dopo ha scritto un altro post dove ha attaccato la lega per le dure condizioni di lavoro a cui è stato costretto per diverso tempo. Ecco il post incriminato apparso sulla pagina Facebook della NBA: “Come faccio a fare il logout da questo? Non lavoro qui da settimane. Comunque, la NBA sfrutta molto i suoi dipendenti dei social media a discapito della loro salute e vita sociale, per uno stipendio di meno di $50,000 all’anno dopo le tasse. Ho lavorato turni di 14 ore senza pause a volte. Saluto Adam Silver. Non otteniamo l’assicurazione sanitaria fino a dopo 90 giorni di lavoro! È ridicolo, vero? Sono contento di aver dato le dimissioni, non c’è bisogno che un lavoro ostacoli la tua felicità. Fai donazioni per cause legate alla salute mentale”.

Il messaggio che resta: solo le star diventano sempre più ricche…

Wembanyama
Wembanyama è stato la prima scelta al Draft 2023 (Ansa Foto) – Notizie.com

Quelli che sono andati oltre alla correttezza dell’utilizzo dell’account ufficiale da parte di Dean Joannou, hanno comunque sottolineato il succo del suo discorso e tutti i punti sollevati nelle righe scritte. La NBA, infatti, sta crescendo in modo esponenziale ogni anno: diventano più ricchi ogni anno i contratti dei giocatori, mentre gli impiegati della lega sono in crescente difficoltà.

Chiaro, non devono e potranno mai guadagnare milioni di dollari come le star protagoniste assolute, però dovrebbero essere equamente compensati per le ore di lavoro in base al loro ruolo, visto anche il successo riscontrato dalla NBA stessa. Un mercato più florido che mai. Insomma, aumentano gli stipendi di tutti, tranne che delle persone “normali”. Poi può succedere anche che qualcuno utilizzi a proprio vantaggio gli account ufficiali…

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