Negli anni Sessanta, l’idea di tenere un computer sulla scrivania o nella camera dei bambini era poco più che un’intuizione visionaria, ma Olivetti ebbe proprio quella intuizione
L’avventura della Olivetti nel mondo dell’elettronica iniziò nel laboratorio sperimentale di Pisa, dove venne creato Elea 9003, il primo computer a transistor commerciale prodotto in Italia e uno dei primi del mondo, diretto dall’ingegner Mario Tchou, morto in un incidente d’auto nel 1961.
Olivetti S.p.A. è una società italiana operante nel settore dell’informatica, che in passato è stata una delle più importanti aziende al mondo nel campo delle macchine da scrivere, da calcolo e dell’elettronica. Tra i suoi primati più significativi ci sono la creazione della “Divisumma 14″, la prima calcolatrice elettromeccanica al mondo in grado di svolgere tutte e quattro le operazioni e stampare il risultato. L'”Elea” è uno dei primi calcolatori completamente a transistori e la “Programma 101″ il primo desktop computer programmabile.
Oggi sembra tutto così semplice, il computer è uno degli oggetti di uso quotidiano più in voga tra le popolazioni, entrato prepotentemente nel mondo del lavoro, oramai probabilmente non riusciremmo più a farne a meno. Intere generazioni non conoscono altro mondo e altro modo di vivere se non connessi via internet a un computer. Ma un tempo, anche il solo fatto di pensare una macchina in grado di interagire in questo modo con l’uomo, era semplicemente un’idea visionaria. E, molti anni prima di Steve Jobs e Bill Gates, una piccola azienda toscana creò il primo personal computer programmabile: la Programma 101.
Siamo nel cuore degli anni Sessanta, la Olivetti è una realtà affermata nel campo delle macchine da scrivere e da calcolo. Non esiste ufficio, non esiste scrivania che non abbia in bella vista alcuni dei suoi più mirabili prodotti in grado di fare i calcoli e stampare anche il risultato. Ma il sogno è creare qualcosa di più grande, di rivoluzionario.
L’obiettivo finale degli ingegneri dell’azienda è quello di dar vita al personal computer, un oggetto che deve possedere velocità di esecuzione, capacità di calcolo fino ad ora inesplorate, memoria, scrittura, il tutto in una struttura che possa restare in bella vista sulle scrivanie degli uffici e dei posti di lavoro. Il lancio della “Programma 101” avvenne il 14 ottobre 1965 al Waldford Astoria a New York, e fu un successo clamoroso.
Infatti, tra i primi a intuire le potenzialità della P101 ci furono gli scienziati della Nasa, che ne acquistarono quarantacinque esemplari per compilare le mappe lunari ed elaborare la traiettoria del viaggio della missione Apollo 11, che nel 1969 portò l’uomo sulla luna. “Potremmo vedere un computer in ogni ufficio prima che due macchine in ogni garage. Con la Programma 101 un manager ora può avere la sua segretaria che divide le spese di tutti i reparti di un’azienda con velocità istantanea e sul suo tavolo”, scriverà il giorno dopo il New York Journal American. Il prezzo fu fissato a 2 milioni di lire, 3.200 dollari per gli Stati Uniti, il sogno era diventato realtà.
Alla ricerca del gelato più buono della capitale? Niente paura, ecco la lista delle 5…
Quella della Vespa Orientalis a Roma sta prendendo sempre più i contorni di una vera…
Quasi sempre, quando si cambia casa e si entra in una nuova abitazione, si sente…
Avete mai visto la casa di Gianni Morandi? Ecco le foto della sua casa in…
Un luogo sul mare, affascinante e conveniente, dove la vita scorre serena e il costo…
Dopo che Meta ha lanciato un nuovo social network, Threads, che sembra dare risultati ottimi,…