Dati pazzeschi per il colosso dello streaming: le norme modificate hanno portato a un’accelerata delle iscrizioni, molto più numerose delle cancellazioni. Ecco le conseguenze della mossa della piattaforma
Una mossa che è stata un successo. Netflix ha stoppato la condivisione delle password dei propri utenti, una decisione che ha comportato tantissime lamentele sui social network da parte di milioni di utenti, ma anche dei dati positivissimi per la società statunitense.
L’introduzione delle nuove regole ha arginato il fenomeno e secondo quello che è il recente rapporto sugli utili del secondo trimestre del 2023 (pubblicato dal gigante dello streaming) c’è stato un notevole aumento degli abbonati a livello globale. Dagli Stati Uniti all’Europa, Netflix ha guadagnato la sbalorditiva cifra di 5,9 milioni di nuovi abbonati in un singolo trimestre. Oltre un milione soltanto negli Stati Uniti e in Canada. In ogni regione sono aumentate le entrate, le iscrizioni hanno superato le cancellazioni. Su base annua la crescita di ricavi è del 2,7%.
Erano più di 100 milioni le famiglie che condividevano la propria password: “Non permettevano la crescita di Netflix”
Non solo, Netflix è convinta che i risultati positivi non si fermeranno qui. La condivisione degli account a pagamento, infatti, verrà espansa in altri Paesi. Le nuove politiche per questo dovrebbero portare a un’ulteriore spinta alla crescita dei ricavi nel corso dei prossimi mesi. La piattaforma streaming ha aggiunto che più di 100 milioni di famiglie condividevano l’account, influenzando negativamente la capacità di “investire e migliorare Netflix” per i membri paganti. Le “soluzioni” sono arrivate, tra diversi mesi gli utenti – stando a quanto afferma Netflix – vedranno i frutti della possibile crescita. Nel frattempo hanno visto crescere l’esborso mensile per utilizzare quegli account che prima funzionavano grazie a un singolo abbonamento condiviso.