Il suo futuro sembra ancora al PSG, nonostante alcuni rumors, provenienti dall’Inghilterra, l’abbiano accostato al Chelsea e al Manchester United. Neymar però a Parigi non è mai stato davvero un fattore…
Tanti infortuni, l’ultimo a marzo, contro il Lille. Lesione ai legamenti della caviglia che l’ha tenuto out per tutto il resto della stagione. Neymar, a Parigi, non è mai stato quello che s’era visto a Barcellona o con il Brasile, cioè un giocatore fenomenale, spesso decisivo.
Ovvio che la fragilità fisica non può essere una colpa, ma per il PSG è qualcosa con cui fare i conti. La proprietà qatariota versa al brasiliano uno stipendio da oltre 30 milioni netti a stagione, che al lordo diventano il prezzo del cartellino di un grandissimo calciatore. Insomma, un salasso. Anche perché da quando O Ney è sbarcato a Parigi, comprato per 220 milioni dal Barça, ha messo piede in campo solo in 172 delle 318 partite ufficiali giocate dal PSG. Rapido calcolo per dire che quindi Neymar ha giocato solo il 54% delle gare della squadra, poco più della metà. Un vero e proprio dramma economico per il club che infatti sta provando in tutti i modi a liberarsene, anche se il contratto in essere, valido fino al 2025, complica le cose.
PSG, Neymar gioca solo la metà delle partite
Il Chelsea e il Manchester United hanno sondato il terreno, ma non hanno affondato il colpo, perché poi i numeri in campo e quelli a bilancio contano pure per i ricchi club di Premier League. Luis Enrique l’ha allenato, e bene, a Barcellona, quindi per molti l’arrivo di Lucho sulla panchina del PSG poteva essere un assist anche per Neymar, un modo per rilanciarsi e ritrovare la gioia di giocare a calcio, ma alla conferenza stampa di presentazione, a precisa domanda, Luis Enrique ha tagliato corto: “Io e lui non ci siamo sentiti”. Una freddezza che ha spiazzato tutti, a Parigi. Forse non Neymar che in Brasile era impegnato nel contenzioso per la creazione di un laghetto abusivo nella sua tenuta. Per lui multa da 3,3 milioni di euro.
Meno di un decimo dello stipendio annuale che il PSG gli versa da sei anni. Ecco perché Al-Khelaifi accetterebbe di buon grado di sedersi al tavolo delle trattative con un potenziale acquirente che, però, a oggi non c’è. Insomma, per Neymar ora dovrà parlare il campo, magari senza infortuni.