Come funziona la “no tax area”: interessati lavoratori dipendenti e pensionati

Prevista all’interno della riforma fiscale 2023: ecco a chi spetta e come cambia rispetto alla normativa attuale: tutto ciò che c’è da sapere, compresi i limiti di reddito

La cosiddetta “no tax area” per pensionati e dipendenti all’interno della riforma fiscale 2023. La misura, nello specifico, prevede l’introduzione di un’unica fascia di esenzione fiscale e va a privilegiare l’equiparazione tra i redditi provenienti dalla pensione e quelli da lavoro dipendente.

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La “no tax area” per pensionati e dipendenti è inserita all’interno della riforma fiscale 2023: ecco a chi spetta e cosa cambia rispetto alla normativa attuale (Pixabay) – Notizie.top

Ma a chi spetta e come cambia rispetto alla normativa attuale la “no tax area”? La soglia nella legge delega presentata alla Camera riguarda la fascia di esenzione fiscale dedicata a quei contribuenti che percepiscono redditi fino al limite di 8.174 euro. Chi rientra in questo limite non dovrà pagare tasse: l’imposta infatti non è dovuta. I soggetti che hanno la stessa capacità contributiva devono essere tassati in modo uguale, la fascia unica di esenzione infatti si basa sul principio di equità orizzontale.

I limiti di reddito ora variano in base alle categorie di contribuenti

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Oggi i limiti di reddito sono stabiliti in base a quelle che sono le categorie di contribuenti (Pixabay) – Notizie.top

Le tipologie di reddito sono esplicitate dal testo della riforma fiscale. È prevista l’applicazione progressiva della stessa area di esenzione fiscale e dello stesso carico impositivo Irpef, indipendentemente dalla natura del reddito prodotto. Potrebbe ammontare a 8.500 euro una possibile modifica della misura per dipendenti e pensionati. Il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha così spiegato in merito alla questione: “Vogliamo allineare i lavoratori dipendenti ai pensionati sulla no tax area sul livello più alto, che attualmente è quello dei pensionati”.

La “no tax area”, in base all’ordinamento vigente, deriva dall’applicazione delle diverse detrazioni per lavoro dipendente, pensione o da lavoro autonomo, che diminuiscono al crescere del reddito. Oggi la soglia di reddito esente da imposizione (come le detrazioni specifiche) varia in base alle diverse categorie di contribuenti. Il limite di reddito per i lavoratori dipendenti è fissato in 8.145 euro annui, in 8.500 euro invece per i pensionati e in 5.500 euro per gli autonomi. La soglia per la “no tax area”, infine, ammonta a 16.340 euro per le famiglie monoreddito formate da due genitori e due figli, tenendo conto anche delle detrazioni per familiari a carico. L’azzeramento dell’IRPEF in questi casi include pure le addizionali regionale e comunale.

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