Una situazione stranissima è capitata in mezzo alla strada, con diversi protagonisti, ma l’epilogo è ancora più assurdo
“Aiuto, un uomo mi sta importunando“. E’ questa la telefonata giunta al comando della stazione dei Carabinieri nella tarda nottata. Un genere di chiamata che soprattutto in questo momento con la quantità di violenza che si sta riversando sulle donne, non bisogna mai sottovalutare. Poche parole e gli agenti corrono a cercare di capire cosa stia succedendo. Una comunicazione interrotta all’improvviso, quindi a maggior ragione bisogna fare in fretta per intervenire. Con le poche informazioni che hanno avuto i carabinieri si sono precipitati sul posto a sirene spiegate.
Arrivato sul posto, l’amara sorpresa. O meglio qualcosa c’è in atto, ma non quello che pensavano gli agenti, tanto che hanno chiesto più volte spiegazioni per la chiamata così improvvisa e preoccupante. Giunti sul posto i militari hanno trovato una scena con un uomo, originario del Senegal, che discute ferocemente con una ragazza. “Mi ha rubato il telefono” ha detto subito la giovane. A quel punto i militari provano a far ragionare il ragazzo a restituirle il cellullare, ma non ci riescono.
A quel punto i Carabinieri hanno chiesto i documenti al giovane, ma lui di tutta risposta ha detto: “Come mi chiamo? Non ve lo dico, lasciatemi stare“. I militari hanno provato a perquisire l’uomo e lui a quel punto è scappato. Un centinaio di metri dopo però i tre carabinieri, tanti ne sono arrivati sul posto, riescono a fermarlo più che altro per capire cosa fosse successo tra lui e quella ragazza. Sempre più agitato il senegalese si prende anche una scarica di teser, ma anche lì non si riesca a capire cosa fosse accaduto.
Quando la situazione si è calmata, la ragazza, che in realtà era una prostituta argentina venuta in Italia in vacanza, aveva avuto un rapporto con il senegalese, ma quest’ultimo non era rimasto soddisfatto e ha preteso indietro il rimborso, ottenendo però un netto rifiuto da parte della ragazza. Lui ha così deciso di prenderle il telefonino proprio nel momento in cui lei stava facendo la telefonata ai carabinieri che infatti si era interrotta bruscamente e che ha fatto decidere agli agenti di intervenire di corsa. Ora il giovane è stato fermato e processato per direttissima, con l’obbligo di risiedere nel comune dove vive, ovvero a Brescia.
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