Nuova vita per Messi: a Miami nessuno lo riconosce

Il talento argentino appena arrivato a Miami, è al supermercato: ma passa inosservato

Essere uno dei più grandi calciatori del pianeta e passare inosservato. Una conquista non da poco per un giocatore come Leo Messi, riconosciuto da tutti, tranne questa volta. Maglietta scura, bermuda bianco, ciabatte, irriconoscibile il campione del mondo con l’Argentina che ha scelto di trasferirsi a Miami. E’ arrivato l’11 luglio con la sua famiglia negli Stati Uniti per giocare con la sua nuova squadra l’Inter Miami di David Beckham.  Nemmeno poche ore dal suo arrivo e subito il grande calciatore si è regalato un momento di normalità, mai avrebbe sperato così tanto.

E’ entrato nel supermercato come se niente fosse. E questa cosa è possibile negli Stati Uniti, non certo in Europa né e, forse, per diversi motivi nemmeno in Arabia Saudita, dove Messi per mesi è stato corteggiato, ma l’ormai ex giocatore del Paris Saint Germain ha saputo resistere, nonostante, si dice, gli sia arrivata una proposta da parte dell’Hilal da 500 milioni di euro per un accordo di due anni. Una roba incredibile, quasi più incredibile che Messi l’abbia rifiutata e si sia accontentato di 50 milioni l’anno, tanto andrà a prendere dall’Inter di Miami.

Regalarsi una giornata di normalità e prendere uno stipendio da 50 milioni l’anno

Messi passa inosservato: la foto diventa virale

Quasi non gli sembrava vero a Leo Messi di poter gironzolare per il supermercato a scegliere i prodotti senza essere fermato per autografi e selfie. Cosa che in Francia e soprattutto in Spagna non era possibile. Una gioia di una vita normale, con il carrello della spesa da cui sputano due marche diverse di cereali, perché non deve essere facile mettere d’accordo, a colazione, i tre figli di Leo:  10 anni,  7, e 5.

I clienti e i gestori del supermercato lo hanno riconosciuto, pretendendo una inevitabile dose di autografi e di selfie a cui il calciatore si è prestato col sorriso. Messi si è prestato all’abbraccio di tutti. Ma qualcuno gli è passato accanto senza accorgersi che quell’uomo di un metro e 70, vestito come tanti in quell’angolo di Florida, ha vinto sette Palloni d’Oro e ha scritto la storia del calcio.