Nuovo codice della strada: ecco cosa cambia per i neopatentati

Si è tanto sentito parlare in questi giorni del nuovo codice della strada che il Ministro Salvini sta riscrivendo. Ecco le novità.

E’ un argomento davvero importante che per nessuna ragione è possibile non conoscere o non tenere da conto: telefonino alla guida e sospensione della patente, sono questi i punti principali che hanno a che fare con le regole nuove per i neopatentati.

Codice della strada
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Il tutto sarà presente nel nuovo codice della strada 2023, che il Ministro Matteo Salvini sta riscrivendo queste sono tra le novità più rilevanti: “Via la patente ai cretini al volante”, queste erano state le parole del Ministro delle Infrastrutture subito dopo la morte di Manuel, il bambino di 5 anni rimasto ucciso a Casal Palocco (Roma) in uno schianto con il suv noleggiato dai TheBorderline, youtuber delle sfide estreme.

Insomma, si rischia il vero e proprio ergastolo della patente per chi si fa trovare nelle condizioni di recidività oppure: ubriaco o drogato alla guida. Ma cerchiamo di entrare ancora di più nel particolare e di capire per bene che cosa cambia.

Codice della strada, ecco quale saranno le nuove regole

Come detto prima si sta andando verso un vero e proprio cambio radicale del codice della strada per volere del Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, che sta appunto lavorando al testo.

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Ma cosa cambia e cosa prevede oggi il codice? Ad essere entrato nel dettaglio è stato Luigi Altamura, comandante della polizia locale di Verona, esperto di sicurezza stradale: “Oggi il codice della strada prevede che i neopatentati possano guidare auto di grossa cilindrata dopo un anno, il ministro vuole portare il divieto a tre anni” e ancora: “Ricordo che esiste un ottimo servizio messo a disposizione dal ministero, inserendo il numero di targa si verifica se l’auto è alla portata dei neopatentati”.

Ma non finisce qua, il Ministro Salvini ha anche parlato di una sospensione immediata e anche breve, pure di soli dieci giorni per chi venga visto in possesso di un telefonino quando è alla guida.

“Una proposta di legge depositata anni fa prevedeva già da una settimana a un mese. Cosa succede oggi? Una pacca sulla spalla e una multa da 165 euro, che si riducono a 115,50 se la multa viene pagate entro 5 giorni. Il codice prevede anche la decurtazione di 5 punti dalla patente ma solo se l’infrazione viene contestata. I comandi delle polizie locali sono pieni di comunicazioni in cui si dice che al volante era la nonna novantenne”.