Andare all’estero e pensare di poter fare come a casa propria o come essere nella propria nazione potrebbe essere un grosso sbaglio
Andare a fare un aperitivo, distrarsi e rilassarsi un po’, magari bevendo con tranquillità e libertà senza problemi, senza esagerare sia ben chiaro, ma avere la libertà di farlo. In Italia e in tanti altri paesi in Europa e non solo, tutto questo è normale, quasi naturale. Andare in un bar e bere una birra o un bicchiere di vino senza avere il timore che possa succedere qualcosa, ma non è così dappertutto. In alcuni paesi la vendita e il consumo di bevande alcoliche è sotto stretto controllo, se non perfino proibito.
In paesi come l‘Arabia Saudita, ma non solo questo il consumo di alcol è proibito per questioni religiose. In Spagna, c’è ancora la “legge del bottellon” che venne introdotta con l’obiettivo di diminuire il consumo di alcol tra i giovani. Per non dimenticare che durante gli anni ’20 e ’30, negli Stati Uniti c’era il proibizionismo, con l’impossibilità di vendere bevande alcoliche. E in alcuni stati qualcosa ancora in vigore c’è come in quasi la metà delle città del Mississippi, 83 città dell’Alaska, quattro in Florida e altre in Texas, Arkansas, Alabama e Kentucky.