Già il Mediterraneo aveva raggiunto una temperatura record a luglio 2023. E gli esperti sono sicuri: “Entro 5 anni farà ancora più caldo”
Un altro picco di temperatura, stavolta riguarda l’Oceano Atlantico: 24,9 gradi Celsius. Sono i dati riportati dalla National Oceanic and Atmospheric Administration statunitense, che si è basata sulle rilevazioni effettuate il 26 luglio. Questo fenomeno si è verificato soltanto pochi giorni dopo che anche il Mediterraneo aveva raggiunto la sua temperatura massima registrata: 28,71 gradi Celsius. Il precedente picco, risalente al periodo 1983-2023, era stato di 28,25 gradi Celsius e risaliva a 20 anni fa, al 23 agosto 2003.
Le preoccupazioni non si limitano alle acque, naturalmente. Luglio 2023, secondo i dati del Copernicus Climate Change Service (finanziato dall’Unione Europea) e della World Meteorological Organization delle Nazioni Unite, “potrebbe essere il mese più caldo di sempre”. Le prime tre settimane di questo mese, infatti, sono state le più calde mai registrate. Le indicazioni vanno tutte nella stessa direzione: il primato è in vista, sarà il mese più caldo e afoso della storia. La temperatura media globale ha temporaneamente superato la soglia di 1,5 gradi Celsius rispetto al periodo preindustriale (1850-1900) durante la prima e la terza settimana di luglio. Nei primi 23 giorni di luglio, invece, la temperatura media globale è stata di 16,95 gradi Celsius, superando il record precedente di 16,63 gradi Celsius registrato a luglio 2019.
Le ondate di calore hanno colpito tantissime regioni del Nord America, dell’Asia dell’Europa. Le conseguenze si sono fatte sentire sulla salute delle persone, sull’ambiente e sulle economie. Gli incendi in Canada e Grecia sono soltanto alcuni degli eventi estremi che hanno caratterizzato il periodo caldissimo. Il 6 luglio, in particolare, è stato il giorno più caldo mai registrato con una temperatura media giornaliera superficiale globale di 17,08 gradi Celsius. Il record precedente era di 16,80 gradi Celsius ed era stato stabilito il 13 agosto 2016.
E c’è una probabilità del 98% che almeno uno dei prossimi 5 anni sarà il più caldo mai rilevato. Sono dati allarmanti che sottolineano l’urgenza di ridurre le emissioni di gas serra, che per gli esperti restano la causa principale del cambiamento climatico. “È un dovere urgente, l’azione per il clima non può essere un lusso, ma è una necessità per le future generazioni”, ha esclamato Petteri Taalas, segretario generale dell’Organizzazione meteorologica mondiale. L’8 agosto, intanto, verrà confermata definitivamente la notizia sul caldo record di luglio.
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