Nolan, grande regista americano, ha raccontato la storia di Oppenhaimer: l’uomo che ha davvero cambiato la storia.
Non ha certamente bisogno di presentazioni Christopher Nolan che proprio con il suo ultimo film ha voluto raccontare la storia di Oppenheimer che parte proprio dal momento che precede i calcoli e le scoperte, quando non c’è altro che un uomo che guarda il soffitto e vede particelle di universo.
La storia è quella di J. Robert Oppenheimer che con i suoi studi di fisica quantistica e il progetto Manhattan ha portato alla costruzione della bomba atomica. Il regista con la sua pellicola ha voluto raccontare la storia costruendola e inserendola su piani temporali diversi: “Un puzzle narrativo che serve anche ad accumulare tensione, proprio come potrebbe avvenire con un ordigno esplosivo, costretto a raccogliere energia prima di liberarla. Ed è così che funziona il film”.
E quindi nella prima parte si vede la storia di Oppenheimer, interpretato da Cillian Murphy proprio mentre studia e si afferma come scienziato, lasciandosi guidare dalla passione per una materia pressoché sconosciuta nell’America di fine anni Trenta, sotto la guida e l’amicizia di Ernest Lawrence a cui presta il volto Josh Hartnett.
Oppenheimer da mito ad eroe tragico
Insomma quello che deve ancora uscire si prospetta essere un film davvero importante e non solo per la carriera di Nolan, ma anche per la figura dello stesso Oppenheimer che viene raccontato come un uomo, prima che come uno scienziato.
“Per aprire la sua pellicola, Christopher Nolan decide di utilizzare il mito di Prometeo, che rubò il fuoco agli dei per consegnarlo nelle mani impreparate di un’umanità forse troppo avida di potere. Lo stesso mito, in letteratura, è stato utilizzato da Mary Shelley per la sua opera più famosa” questo racconta il film in cui il regista ha praticamente deciso di ribaltare la storia, lasciando la bomba atomica sullo sfondo.
Nolan divide dunque il suo mondo diegetico in due grandi universi: quello degli scienziati, legato a Oppenheimer, e quello dei politici e degli intrighi, che è ben rappresentato dal personaggio di Robert Downey Jr, l’ammiraglio Lewis Strauss. E per sottolineare ancora di più l’inconciliabile rapporto tra scienza e politica, Nolan utilizza anche una spaccatura cromatica: da una parte il colore, dall’altra il bianco nero. Da una parte la soggettività dello scienziato che insegue l’impossibile, dall’altra l’obiettività asettica di politici e uomini d’affari che spesso non riescono a vedere più in là del proprio naso.