L’attrice ha ripercorso varie tappe della sua vita, parlando sia della sfera professionale che di quella privata
“Non avevo neanche 15 anni e avevo perso mio padre tre anni prima. Avrei avuto bisogno di una figura maschile di riferimento e invece non ce l’avevo. Mi sono affacciata alla vita da ‘zoppa, senza sapere chi sono gli uomini” ha esordito Ornella Muti a Oggi, parlando della sua carriera e degli inizio, evidenziando quanto fosse giovane all’esordio.
Fu Damiano Damiani a sceglierla nel film La moglie più bella, che raccontava una storia vera: “La dura vicenda umana di una vera combattente, Franca Viola, la prima donna siciliana che, nel 1965, si è ribellata al dogma del finto rapimento che sarebbe sfociato nel matrimonio riparatore. Con incredibile coraggio, Franca disse: ‘No, io non mi sposo e andate tutti al diavolo!’. Perché mi scelse? Avevo accompagnato mia sorella Claudia, più grande di me, a fare il provino. Venni scelta io proprio perché avevo l’età del personaggio”.
Ornella Muti diventò madre giovanissima, a 18 anni, e rivela come affrontò la gravidanza anche sul piano professionale: “Mia madre mi mise in guardia dalle responsabilità della maternità. Anche se in Italia l’aborto era illegale, all’estero si poteva fare tranquillamente e persino il mio agente cinematografico di quel periodo me lo consigliò, perché dovevo girare un film. Avrei dovuto abortire per fare un film? Assolutamente no! Quindi ho deciso di portare a termine la gravidanza. Ed è stata la miglior decisione della mia vita“.
L’attrice poi, sempre rimanendo in ambito lavorativo, confessa cosa è successo con gli uomini: “Se ci hanno provato in tanti con me? Quasi tutti. Ho passato la vita a difendermi dagli assalti degli uomini. Celentano? Non è il caso di parlarne… Oltretutto è stato lui, una volta, a fare dichiarazioni in merito con sua moglie presente, un errore da parte sua e io sono rimasta francamente un po’ sorpresa. Che ci vogliamo fare? Questo è l’universo maschile. Io, a suo tempo, ho avuto rispetto della sua famiglia”.
Infine Muti chiosa sui progetti: “Sto facendo due cose in teatro. Una è Pittori di cadaveri, di Enrico Maria Lamanna, l’altra è Mia moglie Penelope con Pino Quartullo, una lettura. Saremo anche in tournée. E poi al cinema con il film di Giorgio Amato Lo sposo indeciso, una commedia”.
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