Parcheggia a Peretola e il conto è salatissimo: scrive a Nardella

Una cittadina parcheggia a Peretola e poi la sorpresa: la spesa è davvero molto alta, scrive al Sindaco Nardella.

E’ successo per davvero, una cittadina scrive al Sindaco Nardella dopo essersi trovata in una situazione davvero incresciosa: la sorpresa è arrivata nel momento in cui è rientrata da un viaggio al Sud che era durato una settimana.

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Una volta atterrata all’aeroporto di Peretola, si è recata subito a prendere la macchina che aveva lasciato nel parcheggio e fin qui nulla di strano, salvo poi vedere il conto del parcheggio per sette giorni di permanenza.

Il risultato era di 653 euro, quindi circa 93 euro al giorno: una cifra davvero molto alta che non si sarebbe mai potuta immaginare e che pare essere anche il risultato di un suo errore che non sapeva di avere fatto per via di una cartellonistica non troppo chiara presente dentro il parcheggio. Ma andiamo con ordine.

Parcheggio e costo salato, la donna si appella al Sindaco Nardella

Insomma una situazione davvero surreale quella che ha vissuto la donna che mai avrebbe immaginato di dovere pagare cosi tanto per sette giorni di parcheggio e forse anche per questo motivo che ha scritto una lettera la Sindaco di Firenze, Nardella.

Che Firenze sia sempre più insostenibile per le proprie cittadine e cittadini non è una novità. Vivendo fuori città a causa di affitti insostenibili sono costretta a muovermi in macchina per raggiungere i mezzi pubblici. E così ho lasciato l’auto al parcheggio scambiatore comunale di viale XI Agosto, gestito da Servizi alla Strada s.p.a per conto del comune, pensando che fosse la soluzione migliore e ancora: “Vorrei precisare che di solito sto molto attenta alle spese. Devo farlo. Purtroppo, evidentemente, stavolta non è andata così. Così, al mio rientro dopo una settimana, andando ad inserire il ticket per il pagamento del parcheggio è risultato l’importo che avrei dovuto pagare per uscire dal parcheggio: 653 euro”.

Ovviamente sempre nella lettera la persona in questione, ammette il suo errore: “La mia mancanza è di essere stata poco attenta alle tariffe proposte e di fare affidamento ad un concetto di “pubblico” ormai in disuso: il pubblico che informa la cittadinanza, il pubblico che la sostiene in quanto referente stessa del bene comune. Ma al parcheggio non vi è alcuna indicazione né entrando, né all’interno del fatto che si tratti di un parcheggio ‘a sosta breve’. E i cartelli stessi con le tariffe sono poco visibili”. Credo conosca, sindaco, le difficoltà che in questo periodo la maggior parte di noi sta attraversando. E allora, perché non prevenire la cittadinanza, anziché solo punirla”.

Ora non resta che attendere per capire se il Sindaco deciderà di rispondere alla donna e in che modo avrà intenzione di aiutarla a risolvere la situazione.