Pensione con 18 anni di contributi: si può fare?

Si può davvero andare in pensione con diciotto anni di contributi? Quale sono le regole presenti in Italia.

Si torna a parlare di un argomento che per certi versi si può davvero ancora considerare molto spinoso, ovvero quello legato alla pensione: partiamo dal presupposto che in Italia di base funziona sostanzialmente con un doppio requisito: età anagrafica e contributiva.

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Nel caso in cui uno dei due per qualche ragione dovesse mancare, il rischio è quello che si possa andare incontro al salto del pensionamento, la regola infatti principale è che il pensionamento senza limiti di età si può avere solo nel caso di carriere lavorative molto lunghe, ben superiori ai 40 anni di contributi.

Eppure, nelle ultime ore quello che ha fatto sorgere un dubbio è legato alla domanda di una contribuente che con 18 anni di contributi a chiesto delucidazioni in merito alla possibilità di potere andare in pensione.

Pensione, è possibile andarci con solo 18 anni di contributi?

Insomma le regole che riguardano la pensione sono sempre spinose e mai di facile comprensione, il Governo infatti sta valutando di dare il via a delle riforme che possano in qualche modo aggiungere delle novità.

Ad esempio, andare in pensione con 20 anni di contributi è una cosa che si può fare nel momento in cui si raggiungono i 67 anni di età, nel caso in cui il primo anno di contributi versati è successivo al 31 dicembre 1995 oltre ai 67 anni di età ed ai 20 anni di contributi bisogna arrivare ad una pensione non inferiore a 1,5 volte l’assegno sociale. Sempre con 20 anni di contributi, ma a 56 anni di età per le donne e 61 anni per gli uomini, c’è la pensione di vecchiaia con invalidità pensionabile all’80% almeno. A 64 anni per chi non ha versamenti prima del 1996, c’è la possibilità di uscire con soli 20 anni di contributi con la pensione anticipata contributiva. Ma serve che l’assegno pensionistico sia pari o più alto di 2,8 volte l’assegno sociale.

Nel caso in cui ci si trovasse ad avere meno di 20 anni di contributi, la cosa sarebbe decisamente più complicata, cosi come ha fatto sapere l’INPS: “Una via per il pensionamento con 18 anni di contributi può essere quella delle maggiorazioni contributive. Per ogni anno di lavoro svolto prima dei 18 anni di età, a volte un anno di contributi può valere 1,5 volte. Ma per tagliare di 2 anni la soglia minima dei 20 anni, il versamento dei contributi dovrebbe essere partito a 14 anni. In modo tale che i 4 anni di lavoro svolti da 14 a 18 anni valgano come 6 anni. Una condizione difficile da materializzarsi”.

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