Pensione part time: come funziona?

Come funziona la pensione part time: la novità potrebbe essere introdotta nella riforma delle pensioni. Di cosa si tratta?

Si torna ancora una volta a parlare della riforma delle pensioni che con l’avvicinarsi della Legge di Bilancio non fa altro che essere sempre più vicina: la cosa infatti da tenere a mente è che all’interno di questo aggiornamento ci sarà anche un pacchetto pensioni.

Pensione part time
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Partiamo dal presupposto che secondo le novità del momento, per le pensioni saranno usati solo 4 miliardi dei 40 con cui verrà finanziata la manovra e una buona parte andranno via per la rivalutazione degli assegni, tra differenze da erogare sul tasso di inflazione 2023 (concesso poco più del 7% ma tasso effettivo ben oltre l’8%) e nuova indicizzazione.

Eppure, il Governo è a lavoro per studiare o per meglio dire per cercare di capire, qualora fosse possibile, presentare una pensione part time all’interno della riforma delle pensione: ma di che cosa si tratta?

Pensione part time: l’ipotesi potrebbe davvero diventare realtà?

Come detto prima, all’interno della Legge di Bilancio ci dovrebbe essere qualcosa che ha a che fare con la nuova riforma delle pensioni che per il Governo appare ancora oggi molto confusa.

Eppure per i dipendenti anziani ci potrebbe essere una progressiva riduzione dell’orario di lavoro proprio nel periodo degli ultimi anni di carriera, ovviamente con uno stipendio ridotto ma con la percezione di una pensione.

In Svezia per esempio agli statali è consentito ridurre l’orario di lavoro di massimo il 50% (o anche di meno in base alle sue esigenze, quindi con piena flessibilità), chiedendo a partire dai 61 anni di età la pensione part time, ovvero una pensione pari al 50% di quella maturata o giù di lì.

Al momento la cosa è solo una vera e propria idea, non ci sta nulla di concreto o di ufficiale, eppure il pensiero è quello di fare andare le persone in Italia in pensione a partire dai 64/65 anni con il lavoratore che potrebbe restare in servizio ma con un orario ridotto rispetto a prima.

Ovviamente il particolare da tenere a mente è che la persona in questione si troverebbe a lavorare di meno, ma ricevendo la parte che gli manca dallo stipendio, come una pensione. Non resta quindi che attendere di capire se la cosa andrà piano piano a concretizzarsi oppure no.

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