Buone notizie in fatto di pensione, pare siano in arrivo degli aumenti che prevedono anche gli arretrati: ecco i calcoli.
Sono delle notizie davvero importanti e specialmente molto attese quelle che hanno a che fare con l’arrivo della pensione che dovrebbe riceve un aumento davvero importante, anche con la presenza degli arretrati.
Stiamo parlando della data che ha a che fare con il prossimo Luglio, quando scatteranno gli aumenti per le pensioni minime che sono state promesse dal Governo e inserite nella Legge di Bilancio. Un modo perfetto per potere cominciare a contrastare il calo inflazione.
“Calcolatrici alla mano, coloro i quali hanno meno di 75 anni vedranno un importo di 572,20 euro rispetto ai 563,74 euro percepiti in precedenza: gli over 75, invece, avranno un beneficio più alto che arriverà praticamente a 600 euro (599,82 per l’esattezza) con aumenti mensili di 36,08 euro (cifra precedente 563,74)” questo riporta il Giornale.it sulla base di quanto anticipato dal sito dell’Inps.
Pensione in aumento, quando arriveranno gli arretrati
Come detto prima, nel mese di Luglio, le persone o per meglio dire i pensionati che rientrano nelle categorie di chi ha le pensioni minime riceverà un aumento e anche gli arretrati che hanno a che fare con i mesi che vanno da Gennaio a Giugno.
“Secondo le prime stime, il prossimo l’aumento dovrebbe essere maggiore del 2,7% rispetto all’anno in corso per tutti i pensionati senza distinzioni di età con il nuovo importo minimo che, come detto, dovrà essere definito nei prossimi mesi” questo si legge sul Giornale.it e questa è una buona notizia, anche perchè sottolinea come per il prossimo anno e mezzo, gli aumenti riusciranno a dare una frenata all’inflazione.
La domanda che però non deve passare in secondo piano riguarda proprio questi aumenti, come mai fino ad oggi i pensionati non li avevano ricevuti? Le risposta potrebbero essere diverse, tanto per cominciare è possibile che si sia trattato di qualche inesattezza sul numero complessivo di chi dovrà percepire gli aumenti tant’é che il ministero del Lavoro si è subito mosso per risolvere la problematica.
“Entro la fine della legislatura le porteremo a mille euro. Le abbiamo già portate a 600 euro e andremo avanti in questa direzione” queste le parole del coordinatore di Forza Italia e vicepremier, Antonio Tajani.