Perché Alberto Sordi rifiutò il ruolo di Nino Manfredi in Grandi Magazzini?

Ecco un interessante retroscena sul perché Alberto Sordi non abbia preso parte a Grandi Magazzini, nel ruolo poi interpretato da Nino Manfredi

A volte, a distanza di decenni, emergono nuovi aneddoti e retroscena sui film che abbiamo amato e, in questo caso, è stato diffuso un dettaglio sulla lavorazione di Grandi Magazzini, una celebre commedia italiana degli anni ottanta. Il film, come spesso accadeva in quegli anni, è diviso in episodi, nei quali compaiono svariate celebrità della nostra cinematografia.

Alberto Sordi a Venezia, Notizie.top (ANSA/OLDPIX)

Da Michele Placido a Paolo Villaggio, passando per Christian De Sica e Lino Banfi, il film ci immerge nella vita quotidiana dei Grandi Magazzini, in cui il grande benessere italiano viene mostrato con particolare vitalità.

Il rifiuto di Sordi

Gli episodi sono profondamente intrecciati l’uno all’altro e, in uno di questi, appare un magnifico Nino Manfredi nei panni di Mario Salviati. Salviati è un attore in declino, che versa in misere condizioni economiche e affoga il fallimento nell’alcool. Viene assunto per girare uno spot, ma la sua condizione psicofisica genererà più di una gag. Nonostante Manfredi abbia conquistato la scena con il suo innegabile talento, il ruolo sarebbe dovuto essere assegnato ad un altra autorità della nostra storia, Alberto Sordi.

Nino Manfredi in Grandi Magazzini, Notizie.top

La fonte di questa indiscrezione è lo stesso regista del film, Giuseppe Moccia (che lo diresse insieme al suo socio Franco Castellano). Secondo la ricostruzione di Pipolo (lo pseudonimo di Moccia), i due registi proposero a Sordi la parte, descrivendola come quella di un attore sempre ubriaco, in una fase fortemente discendente della sua carriera. I due registi avvertirono il celebre protagonista de Il Vigile che, se lui avesse rifiutato, il ruolo sarebbe stato assegnato a Nino Manfredi e, quanto pare, Sordi rispose: “Parla di un attore al tramonto? No grazie, fatela fare a lui”. Inizialmente comunque, a Manfredi era stato assegnato un’altro ruolo nella commedia, ma in seguito al rifiuto di di Sordi, i due registi decisero di affidargli la parte.