Pare proprio che i social in qualche modo possano riuscire a trasformare i giornalisti in influencer veri e propri.
Non ci sono davvero dubbi sul fatto che le persone si trovano a passare davvero moltissimo tempo sui social, secondo quanto riporta Digital 2023 di We are social: in media pare che le persone stiano sulle varie piattaforme più di 2 ore e mezza al giorno: la cifra più alta di sempre. E il dato più allarmante è che si usano i social anche per informarsi su tutto.
Ora la cosa che desta ancora di più preoccupazione è il giornalismo che si sta sempre di più appoggiando ai social, pare infatti che le piattaforme stiano diventando un nuovo modo per informarsi e anche per informare.
E questo principio vale per tantissimi social: Twitter, Instagram, Tik Tok e tanto altro: ma entriamo nel particolare della questione e cerchiamo di capire qualche cosa in più.
Social: i giornalisti li usano per informarsi e informare
Insomma non sembrano esserci davvero dubbi, i giornalisti sempre di più usano i social non solo per informarsi ma anche per informare: si è cominciato con Twitter che ancora oggi resta quello più utilizzato dai giornalisti.
Negli anni, la gestione di Elon Musk ha portato i giornalisti a preferire LinkedIn, discorso diverso invece per Instagram che è sicuramente quello al momento più utilizzato anche grazie ai vari formati messi a disposizione: stories, reel, Igtv, carosello e cosi via.
E infine, come non parlare di Tik Tok: “Così le testate giornalistiche imparano a fondere forme di media inedite (ad esempio, video divertenti, sfide) con versioni adattate di quelle tradizionali (segmenti di notizie, frammenti di interviste). Il passaggio, però, non sempre è indolore. “A volte, il contenuto si allontana dal giornalismo per cercare di intercettare il pubblico più giovane nel suo habitat naturale” queste le parole di uno studio che ha appunto parlato dell’impatto dell’applicazione sul giornalismo.
Parole a cui ha fatto coro anche Nic Newman, autore del Digital news report del Reuters institute: “Questo è per lo più un cambiamento generazionale. I più giovani tendono a trascorrere gran parte del loro tempo su YouTube, Instagram e TikTok, dove la cultura dei creator è diventata dominante. Soprattutto durante il Covid, i creator hanno iniziato a parlare di argomenti legati alla cronaca. Gli utenti più giovani li ascoltano e poi ne parlano a loro volta”.