Dei sospetti avevano alimentato il dubbio: poi l’incredibile scoperta nell’abitazione di una donna, insegnante in una scuola elementare
La scorsa settimana, nel quartiere Anderlecht di Curegem, la polizia ha fatto una scoperta scioccante durante un’irruzione in un appartamento nella Lambert Crickxstraat di una maestra di una scuola elementare. Su di lei hanno cominciato a circolare sospetti negli ultimi mesi, i suoi comportamenti non apparivano così chiari e lineare. E così, dopo una serie di segnalazioni, è stato dato avvio a una perquisizione della sua abitazione che ha lasciato senza parole le forze dell’ordine e la comunità locale.
Dentro la casa sono stati infatti trovati ben 19 chilogrammi di marijuana, una quantità tale da lasciar supporre un’attività illegale di spaccio di droga e non certo uso personale. Nel corso dell’operazione è stata arrestata una persona presente nell’appartamento, mentre altre due sono riuscite a sfuggire alla cattura. Questo ha dato vita a una vera e propria caccia all’uomo nella zona per cercare di rintracciarli. Secondo quanto raccolto dalle indagini, l’appartamento sembrava essere un luogo di raccolta e distribuzione della sostanza stupefacente. I criminali vi depositavano la piante di marijuana provenienti dalle piantagioni.
La cosa più sorprendente, però, è che quell’appartamento fosse stato affittato da un insegnante di scuola elementare di Sint-Lambrechts Woluwe. Per questo motivo la donna è stata arrestata e a seguire portata davanti al giudice istruttore per rispondere delle accuse. La maestra ha dichiarato fin dal primo momento di non avere nulla a che fare con il traffico di stupefacenti e di aver subaffittato l’appartamento a un allenatore sportivo, che a quanto pare sarebbe coinvolto in questa losca attività.
Ma il giudice istruttore non si è fidato e ha ritenuto necessario tenerla in custodia, considerandola ancora un’indagata nei confronti della rete di spaccio di droga scoperta. D’altronde si tratta di una situazione particolarmente complessa e che necessita di ulteriori indagini approfondite per capire chi e quante persone siano coinvolte in questa vicenda. Qualche ora più tardi, comunque, il tribunale ha accettato di rilasciarla in attesa di nuovi sviluppi. La posizione dell’insegnante resta chiaramente delicata, e dovrà continuare a fornire spiegazioni e prove della sua non coinvolgimento nel traffico di stupefacenti.
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