Maledetti smartphone: si chiama phubbing e rovina i rapporti tra le persone

Gli studiosi hanno analizzato il fenomeno, ecco cosa significa il termine inventato da oltre 10 anni, ma che non è mai stato di moda come nell’ultimo periodo

Con gli occhi incollati sul proprio smartphone, via ai lunghi momenti di silenzio. Quante volte abbiamo assistito – o vissuto – momenti simili tra coppie o amici? Una pratica (una cattiva abitudine) che rischia con il tempo di rovinare i rapporti, compresi quelli sentimentali.

phubbing
Il phubbing rovina i rapporti tra le persone (Pixabay) – Notizie.top

Si chiama “phubbing” e il significato è presto spiegato: nient’altro sarebbe che “guardare a lungo lo schermo di un cellulare per scorrere le immagini e le storie dei social, invece di porre la corretta attenzione al proprio partner o agli interlocutori” presenti. Sintetizzato: trascurare le persone con noi e trascorrere il tempo concentrandosi sullo smartphone. Il termine inglese, infatti, deriva da phone (ph) con l’aggiunta del verbo to snub, che significa ignorare. Una cosa che può causare, giustamente, rabbia e fastidio nelle persone accanto. Una parola che esiste da oltre 10 anni, ma che non è mai stata così di “moda”. Le ridotte funzionalità dei dispositivi di un tempo non permettevano lo sviluppo totale del phubbing, insomma. Sicuramente non come adesso.

“A tavola non c’è posto per gli smartphone”

Ragazza che messaggia
L’uso smodato dello smartphone mentre si è in compagnia si chiama “phubbing” (Pixabay) – Notizie.top

Liz Wyse, consulente della società Debrett’s, ha parlato al The Guardian specificando: “Abbiamo iniziato a parlare di etichetta del telefono cellulare nel 2010, 2011 e i problemi non erano affatto vicini a quelli che stiamo riscontrando oggi. Abbiamo stilato una guida molto semplice: ‘Mettilo via quando incontri persone’, quel genere di cose”. Il discorso, ovviamente, non vale solo per quando siamo a tavola, ma anche nei momenti di intimità (disturbati dalle notifiche), quando siamo al cinema o anche in posti di lavoro. Troppo forte la tentazione di prendere il cellulare per controllare chi ci sta cercando (spesso nessuno). Un controllo compulsivo che andrebbe scongiurato. Situazione simile avviene al risveglio: non si danno le giuste attenzioni a chi divide l’altra metà del letto, ma la cosa fondamentale diventa controllare il telefonino per controllare chi ci abbia scritto oppure dare un’occhiata agli account social. Anche le mail appartengono alle abitudini mattutine.

Diane Gottsman, fondatrice della Protocol School of Texas, ha allargato il discorso agli animali domestici: “Anche i nostri cani e gatti vogliono le giuste attenzioni, se per esempio li portiamo fuori per una passeggiata oppure se stiamo giocando con loro. Se l’animale ha bisogno di uscire e sei su TikTok, l’animale ha sempre la priorità“, ha commentato. La tavola apparecchiata, per esempio, è uno spazio in cui non dovrebbero trovare spazio gli smartphone, che invece trovano sempre il “varco” tra piatti e portate. Disturbano molto spesso la convivialità, non c’è dubbio: “Nessuno ha ancora creato uno spazio per il telefono o il tablet. Vuol dire una cosa: il loro posto a tavola non c’è!, sottolineano gli studiosi.

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