Un’azienda francese ha progettato la prima e-bike che non ha bisogno di un classico accumulatore di energia
Le biciclette a pedalata assistita sono mezzi dotati di un motore elettrico e di una batteria che assiste il ciclista fino a una velocità massima di 25 km/h. La batteria si ricarica proprio grazie alla pedalata sempre in funziona che “rimette a disposizione” l’energia fornita dal ciclista.
L’azienda Pi-Pop ha ideato e costruito una bici elettrica senza batterie né ricarica. Non ha bisogno di energia elettrica perché si ricarica quando pedali grazie a un super condensatore. Una piccola grande rivoluzione nell’industria del ciclo, anche da un punto di vista ecologico.
In cittĂ , ma non solo, le e-bike a pedalata assistita hanno conquistato in breve tempo un largo consenso nel pubblico. Le biciclette dotate di un kit elettrico hanno numerosi vantaggi perchè permettono di ridurre la fatica in sella e di aumentare i chilometri aiutando a superare anche dislivelli importanti, “moltiplicando” letteralmente le capacitĂ fisiche dei biker. Ecco perchè sono amate da tutte le fasce d’etĂ , anzi in alcuni casi hanno aiutato le persone di mezz’etĂ a riscoprire il piacere di una bella pedalata all’aria aperta. Il segreto delle biciclette assistite è nella batteria che accumula l’energia necessaria per spingere il piccolo motore inserito all’interno. Ma la svolta green di andare in bicicletta ha il suo rovescio della medaglia, infatti il problema è che la produzione delle batterie consuma molte risorse naturali, come il litio o gli elementi di terre rare, che richiedono procedure di estrazione estese e spesso impattanti sull’ambiente.Â
Ma dopo sette anni di ricerca e sviluppo, un’azienda di Orleans ha vinto la sua scommessa ed è riuscita a produrre una bici elettrica senza batterie e senza ricarica. Non ha bisogno di energia elettrica perché si ricarica quando pedali grazie al suo super condensatore. Si tratta di una piccola rivoluzione made in France nella produzione delle biciclette, che risolverebbe anche uno dei problemi legati alla mobilità elettrica, quello dell’approvvigionamento delle materie prime. “Il sistema si ricarica quando si pedala e quando la bici frena, grazie al freno motore, l’energia viene restituita quando serve“, ha dichiarato il direttore dell’azienda che ha ideato la bici. In sintesi un super condensatore funziona immagazzinando energia in modo elettrostatico, ovvero tramite una carica in lento movimento. Al contrario, una batteria al litio immagazzina energia come reazione chimica. In altre parole, un super condensatore può immagazzinare e rilasciare energia molto rapidamente quando è necessario. Nelle e-bike quindi, durante la pedalata e le frenate, il condensatore recupera energia che rilascia poi per assistere le azioni più difficili, come la ripartenza o le salite.
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