Alla presentazione dei nuovi palinsesti per la prossima stagione, l’amministratore delegato del gruppo televisivo ha spiegato le nuove strategie aziendali
Pier Silvio Berlusconi, alla prima uscita ufficiale dopo la morte del fondatore dell’azienda di famiglia, Silvio Berlusconi, ha raccontato la rivoluzione in atto a Mediaset che ridisegnerà il volto editoriale di un’azienda che vuole diventare un player paneuropeo per far fronte alla concorrenza dei big del web.
L’azienda milanese ha messo a segno diversi “colpi di mercato”, ingaggiando dalla Rai Bianca Berlinguer e Myrta Merlino. Tra le novità più succulente c’è anche l’approdo di Luciana Littizzetto, che diventerà una nuova giudice di “Tu si que vales”, mentre Veronica Gentili da Rete 4 trasloca su Italia 1 dove sarà al timone delle “Iene”.
Quello che si appresta a iniziare per il panorama televisivo italiano sarà probabilmente una specie di anno zero, con tante trasmissioni che cambieranno nome, conduttore, ospiti fissi, dalla Rai a Mediaset, da La 7 alle new entry Discovery+. E quella annunciata oggi dallo stesso Amministratore delegato, Pier Silvio Berlusconi, sarà a sua volta una vera e propria “rivoluzione gentile” in casa Mediaset dove sono previsti cambiamenti e altrettanti nuovi volti. Mediaset è tornata a solleticare la gola di tanti professionisti che per anni hanno fatto la propria fortuna e quella dell’azienda Rai, una fra tutte quella di Bianca Berlinguer, ma anche di Myrta Merlino o di Luciana Littizzetto. “Dalla prossima stagione arriva su Rete4 una nuova giornalista: Bianca Berlinguer. Sono molto felice. Si tratta di un’operazione importante destinata a far crescere il peso della nostra rete dedicata all’informazione”. Annuncia Pier Silvio Berlusconi a margine della presentazione dei palinsesti 2023-24, precisando subito che arriva con “un contratto da giornalista, in linea con i parametri di questo ruolo in Mediaset”.
Nei giorni successivi alla scomparsa dell’ex premier da più parti veniva ventilata l’ipotesi che proprio suo figlio Pier Silvio potesse a sua volta seguirne le orme in politica. “In famiglia non ne abbiamo parlato. Mi ha dato fastidio che con la morte di mio padre ci siano state simili ipotesi, ma è normale”, ha puntualizzato l’ad Mediaset che ha poi aggiunto, “Non ho intenzione di scendere in politica. La politica è un mestiere serio, che non si impara dall’oggi al domani, anche se qualcosa a livello emotivo si è mosso: ho pensato che il suo rapporto con gli italiani e con l’Italia, fatto di amore e di libertà, è un lascito che deve vivere. Peraltro io ho 54 anni, mio padre ne aveva 58 quando è sceso in politica…”, aggiunge con un sorriso. “Chi sostituirà mio padre? Nessuno mai”. Poi sulla possibilità che un giorno l’azienda di famiglia possa passare di mano, Pier Silvio è stato lapidario, “No, non c’è nessuna ipotesi di vendita di Mfe-Mediaset”, chiudendo in pratica qualsiasi voce a tal proprosito.
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