Piersilvio Berlusconi lo confessa solo ora: “Succede da quando ero piccolo”

Piersilvio Berlusconi fino ad ora non lo aveva mai ammesso, ma il particolare lo accompagna fin da quando era piccolo.

Non ha certamente bisogno di presentazioni Piersilvio Berlusconi che si è lasciato andare a delle confessioni importanti nella sua recente intervista per Repubblica, che arriva a poche settimane dalla scomparsa del suo amato padre Silvio Berlusconi.

Piersilvio Berlusconi
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“Sono figlio di mio padre” ha chiosato nel suo dialogo, lui che è il secondogenito nato dal matrimonio dell’ex Premier con Carla Dall’Oglio insieme alla sorella maggiore Marina e sempre lui che dal 2015 ricopre il ruolo di Amministratore Delegato di Mediaset.

Ebbene, proprio in questa occasione, prende la palla al balzo per parlare di lui stesso e di qualche particolare su cui forse fino ad ora non si era mai soffermato o per lo meno non lo aveva mai fatto sotto i riflettori. Ecco cosa ha rivelato.

Piersilvio Berlusconi: “Mi nutro di fatica, ho una dipendenza dalla fatica fisica”

Non sono ‘in fissa’ con il fisico”, dice l’ad di Mediaset, per poi chiarire subito che la questione è ancora più profonda: “Ho una vera dipendenza dalla fatica fisica, è così da quando ero piccolo e facevo agonismo. Mi nutro di fatica, l’esercizio fisico per me è liberatorio, non uso mai contapassi e contacalorie. Sono un tipo vecchio stile”.

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Insomma una confessione in piena regola quella di Piersilvio Berlusconi che è sempre apparso molto allenato, il suo fisico in effetti parla per lui, ma la sua spiegazione non finisce qua.

“Quando faccio Sup d’inverno sperando di avvistare un branco di delfini o quando corro in Corsica tra mare, pineta e deserto provo una libertà che diventa quasi un’esperienza spirituale” ha confessato sottolineando come quando non ha impegni di lavoro, ami tantissimo dedicarsi alla sua famiglia e allo sport, anche con delle semplici passeggiate.

Infine, parla del suo carattere svelando ancora una volta un particolare mai detto prima: Sono riservato sì, timido no. Ovunque io vada faccio amicizia con tutti. I miei figli mi prendono in giro: ‘Adesso papà attacca bottone e parla per un’ora. Non è che non amo il jet set, ma adoro il rapporto con la gente comune. Parlare con le persone mi piace moltissimo e mi dà calore. Perché, appunto, sono figlio di mio padre”.