Stefano Pioli e Simone Inzaghi si sfideranno nuovamente nella finale di ritorno di Champions League. Una partita che può dire molto del presente e del futuro dei due allenatori. Allenatori che però in passato…
Era l’estate del 2014, una vita, almeno nella cronologia del gioco del calcio. Stefano Pioli è un allenatore che ha una profonda gavetta alle spalle, ha 49 anni da compiere e ha già guidato diverse squadre: Bologna (a livello giovanile), Chievo, Salernitana, Modena, Parma, Grosseto, Piacenza, Sassuolo, Palermo, ancora Chievo e infine il ritorno a Bologna. Ma in prima squadra.
Nell’estate del 2014, però, arriva finalmente la grande chiamata, quella di una delle big del campionato. La Lazio lo sceglie per guidare il rilancio dopo un annata balbettante e chiusa dal traghettatore Reja, dopo l’esonero di Petkovic. Pioli arriva a Formello tra un po’ di scetticismo, ma dopo un inizio non proprio incoraggiante, comincia a inanellare una serie di grandi risultati, anche grazie all’esplosione del talento di Felipe Anderson e del rendimento di giocatori come Parolo, De Vrij, Klose, Biglia e Candreva. La Lazio chiude terza e si qualifica ai preliminari di Champions. Nel frattempo, in Primavera, sta cominciando a brillare la stella di Simone Inzaghi, personalmente voluto da Lotito nelle giovanili: prima con gli Allievi Nazionali e poi in Primavera.
Simone vince subito la Coppia Italia di categoria, successo che bissa l’anno dopo (battendo la Roma in finale) e conquistando anche una Supercoppa Italiana. Pioli e Inzaghi s’incrociano spesso a Formello, parlano, si confrontano, tra i due nasce un bel rapporto. Chi lavora nel centro sportivo biancoceleste li vede spesso passeggiare insieme e scambiarsi idee e visioni di calcio. Inzaghi è un giovane in rampa di lancio, non è raro che si fermi ad assistere agli allenamenti di Pioli e della prima squadra. Lo stesso tecnico piacentino ricorderà: “Con Stefano ho un ottimo rapporto. Eravamo a contatto perché lavoravamo entrambi a Formello. È una bellissima persona con cui parlare, restavamo spesso a tavola insieme a chiacchierare. Ci siamo incontrati poi tantissime volte anche da avversari, abbiamo fatto tante sfide contro, vinte o perse come giusto che sia, ma c’è una grandissima stima reciproca”.
Pioli e Inzaghi si ritroveranno ancora, nell’occasione più importante, in un clamoroso intreccio del destino. Si giocano la finale di Champions League, un traguardo impensabile per entrambi a inizio stagione. Un traguardo forse solo sognato durante quelle lunghe chiacchierate a Formello.
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