Rinunciare alla pizza è sempre complicato, soprattutto se si tratta di una delle più buone al mondo: ecco dove trovarla
La pizza è uno di quei pochi alimenti a cui è difficile rinunciare. E sicuramente sono pochi coloro che non la mangiano. Poi, come in ogni circostanza, c’è una vasta gamma di preferenze: c’è chi la mangia solo se è molto sottile, chi la preferisce spessa, chi ama sperimentare sempre gusti nuovi e chi si affida alla classica ‘Margherita’ per assaporare il gusto tipico della pizza. E poi ancora: c’è chi preferisce quella romana, chi quella napoletana, fatto sta che tutti in qualche modo adorano la pizza.
Quarantasette dei cento pizzaioli più bravi del mondo sono italiani. Il dato emerge dalla nuova Top100Pizza, la classifica che raccoglie le migliori pizzerie globali stilata da esperti e professionisti del settore enogastronomico di tutti i continenti, realizzata da The Best Chef, progetto indipendente dedicato al mondo della gastronomia.
Le prime cinque posizioni della speciale classifica sono tutte occupate da pizzaioli italiani, che hanno sbancato portando a casa anche sette premi speciali su sette. Però c’è un ‘ma’: nessuno di loro è napoletano.
Pizze, le migliori del mondo
La Top Five di questo speciale elenco è interamente occupata da pizzaioli italiani con Franco Pepe seguito da Francesco Martucci de I Masanielli di Caserta al 2° posto. Sul podio al 3° posto Gabriele Bonci di Pizzarium a Roma. Al 4° posto, Simone Padoan, de I Tigli a San Bonifacio (VR), e al 5° posto Jacopo Mercuro di 180 g, sempre a Roma.
Per trovare in classifica il primo pizzaiolo di Napoli bisogna arrivare all’11° posto con Ciro Salvo di 50 Kalò. Nel gruppetto ci sono anche Pier Daniele Seu (12°), Diego Vitagliano (13°), Enzo Coccia (14°), Sasà Martucci (16°), Roberto Davanzo (18°) e Francesco Capece (20°).
La classifica The Best Pizza 2023 è il risultato delle opinioni e dei voti di un gruppo di 200 persone, tra pizzaioli e professionisti della gastronomia provenienti da 6 continenti, 24 paesi e 74 città del mondo.
Dopo aver scoperto la lista non stupisce sicuramente che il podio sia tutto italiano anche se probabilmente molti si aspettavano anche un napoletano ai piani alti della classifica, visto che sono loro i maghi dell’impasto. Tuttavia 50 Kalò di Ciro Salvo, che si trova all’undicesimo posto, è a tutti gli effetti un fortino che difende la tradizione partenopea.