La nuova edizione di Pomeriggio 5 non convince: Myrta Merlino finisce nel mirino delle critiche: “E’ trash anche lei!”
A quasi un mese dal suo debutto la nuova formula di Pomeriggio 5 fatica a decollare negli ascolti. Il talk pomeridiano di Canale 5 non convince, ma soprattutto non riesce a coinvolgere i telespettatori che non mancano di rivelare di sentire molto la mancanza di Barbara D’Urso. Per ora la conduzione più composta e formale di Myrta Merlino non ha portato risultati positivi ed è finita direttamente nel mirino delle critiche.
Rispetto a quando lavorava a La7 la giornalista è oggi sottoposta a numerosi commenti sia da parte della stampa che dei social. Il paragone con la D’Urso, che seppur trash manteneva costante gli ascolti, è continuo e questo non aiuta ad abituare i telespettatori al cambiamento. Anche il noto critico tv Aldo Grasso ha bocciato la Merlino e il nuovo Pomeriggio 5. L’esperto ha fatto un’attenta analisi del ruolo della giornalista nel programma e ha puntato il dito proprio contro la Merlino:
“È la grande giornalista che desiderava risolvere i problemi del Paese, che ascoltava con uguale attenzione i casi umani e le piazze, che sognava di essere la Michele Santoro dei Parioli? Oppure la signora ben introdotta nel milieu romano, che, bontà sua, ascolta la casalinga disperata?” Ha poi definito la D’Urso una professionista che è stata in grado di trasformare il trash in una visione di vita.
Aldo Grasso: “Da Myrta Merlino ci si aspettava di più”
Il critico tv ha demonizzato Myrta Merlino e il suo ruolo a Pomeriggio 5, che considera oggi un format senza un’identità riconoscibile: “Da Myrta ci si aspettava di più in termini di ascolti, la concorrenza di Alberto Matano è sempre più schiacciante, il suo ruolo sembra fuori posto. Ma qual è il suo ruolo? Quale sarebbe? Credo che il mandato fosse quello di non farsi soverchiare dagli argomenti che tratta (il famoso trash). Ma poi è la tv che comanda.”
Ha poi concluso: “Sorride solo per lanciare la pubblicità e spesso ‘cambia pagina’ come se il suo programma fosse un patchwork di altri programmi.” Grasso ribadisce che il trash non è solo nei contenuti ma anche come i temi vengono presentati. Parlare d’alcuni argomenti di cronaca in modo inadeguato pone il format tra la tv del dolore, di conseguenza l’attuale talk non ha niente di diverso dal precedente.
