Estate degli scontrini, prezzo shock per due caffè ed acqua

Questa è sicuramente l’estate degli scontrini “pazzi”: l’ultimo avvenimento, però, riguarda due tazzine di caffè ed altrettante bottigline d’acqua

Nelle ultime settimane ne abbiamo sentite davvero di cotte e di crude per quanto riguarda gli scontrini. Alcuni gestori che hanno inserito dei “servizi” che, fino ad ora, non si sono mai pagati come: divisione di un toast in due, taglio della torta, piatto i più e molto altro ancora.

Scandalo a Porto Cervo
Tazzina caffè (Ansa Foto) Notizie.top

Questa volta, invece, un’altra “curiosa” vicenda arriva direttamente dalla Sardegna, precisamente Porto Cervo. Una coppia di turisti ha preso semplicemente due caffè ed altrettante bottigline d’acqua. Il conto finale, però, è stato uno shock per tutti: figuriamoci per loro…

Porto Cervo, scontrino pazzesco per due caffè ed acqua

Quanto paghereste mai due caffè ed altrettante bottigliette d’acqua? Di sicuro molto meno di 60 euro. Non a Porto Cervo dove due turisti romani, dopo aver visto il conto, sono rimasti completamente spiazzati. Il tutto è accaduto in un noto bar che si trova nel comune di Arzachena. Una cifra decisamente alta, soprattutto per una location che è conosciuta per i suoi prezzi alti. Pagare, però, 60 euro per due caffè e due bottigliette d’acqua sempre particolarmente eccessivo.

Scandalo a Porto Cervo
Scontrino (Ansa Foto) Notizie.top

Proprio come hanno raccontato i due malcapitati in una intervista rilasciata al ‘Corriere della Sera‘. Tanto è vero che i gestori del locale, per “giustificarsi”, hanno provato ad utilizzare la vena poetica: “La loro giustificazione? Ci hanno detto che non si trattava di un semplice caffè ma una esperienza. La realtà è però un caffe con acqua e 2 biscotti”. Insomma, una risposta che non ha convinto del tutto i turisti che si sono lamentati anche sui social network.

Ed è proprio che il mondo del web ha puntato il dito, anche in questa occasione, contro i furbetti che vogliono fregare il prossimo. C’è anche una piccola parte che si schiera dalla parte dei gestori del locale: “Ognuno fa quello che vuole con i prezzi. Dopo che ha visto il prezziario sul menù puoi anche decidere di andartene“. Non si tratta affatto del primo episodio del genere che si verifica nel nostro Paese. Basti pensare che a Maranello un piatto di gnocchi è venuto a costare 845 euro (sceso a 585 dopo la protesta dei clienti).