Quale sarà mai la frequenza cardiaca giusta da ottenere quando si cammina: è un metodo ottimo per valutare l’esercizi fisico.
E’ fuori di questione il fatto che fare esercizio fisico e quindi ritagliarsi anche solo un’ora nel corso della propria giornata per allenare il nostro corpo è assolutamente necessario e non solo in vista della prova costume, ma anche per il benessere quotidiano.
La cosa importante che ovviamente va tenuta a mente è la frequenza cardiaca, ovvero la misura standard del numero di battiti del cuore al minuto che in genere aumento o diminuisce a seconda dell’intensità e dello sforzo che stiamo facendo.
Ed è proprio per questo motivo che è sempre il caso di conoscere la nostra personale frequenza cardiaca quando si cammina e trovare il modo anche di tenere sotto controllo e quindi capire quale deve essere quella giusta o manualmente se si è capaci o magari con il supporto del cardiofrequenzimetro. Solo in questo modo sarete in grado di capire bene come muovervi con il vostro corpo e quindi quando aumentare o quando magari diminuire il vostro sforzo.
Camminare, quale potrebbe essere una buona frequenza cardiaca?
Come detto prima, la cosa importante da tenere a mente è il livello della vostra frequenza cardiaca, cominciamo subito dicendo che questa varia a seconda dell’età, dei livelli di stress e di ansia, degli ormoni, del tipo di attività svolta, dello stato fisico o di fitness, e dell’eventuale assunzione di farmaci che aumentano o riducono la frequenza cardiaca.
Ovviamente per potere procedere in modo esatto è il caso di conoscere la nostra frequenza cardiaca quando siamo a riposo e quindi sapere anche il numero di battiti del cuore al minuto: “per la maggior parte delle persone un valore compreso tra 60 e 100 battiti al minuto (bpm) è normale. In generale, una frequenza cardiaca a riposo più bassa è in genere più salutare. Secondo uno studio a lungo termine pubblicato nel giugno 2013 su Heart, una frequenza cardiaca a riposo più elevata (superiore a 90 bpm) è stata collegata a una forma fisica peggiore, a una pressione sanguigna più elevata e a un peso corporeo più elevato” questo riporta l’American Heart Association (AHA).
Ebbene, nel caso in cui non si avesse un cardiofrequenzimetro, per trovare la frequenza cardiaca a riposo, premere leggermente la punta delle prime due dita sull’arteria all’interno del polso, sul lato del pollice. Contare i battiti del polso per 30 secondi. Quindi, moltiplicare il numero per due per ottenere i battiti totali al minuto. Per ottenere risultati ottimali, è meglio effettuare questa misurazione al mattino presto, prima di alzarsi e prima di bere la tazza di caffè mattutina.