E’ stata recentemente stilata la classifica delle Università italiane che fanno guadagnare di più i propri neo-laureati.
Sebbene la superficiale disamina delle statistiche possa far pensare che la situazione dei laureati sia sensibilmente migliorata, il recente rapporto di Almalaurea ha definito i numeri reali dietro all’occupazione post laurea nella penisola.
E’ vero, il tasso di occupazione in seguito al conseguimento di una laurea è cresciuto, ma parallelamente a questo dato apparentemente rassicurante, è diminuito anche lo stipendio medio di un neo-laureato in magistrale.
I numeri del post Università
Mentre il tasso di occupazione è salito di un piacevole ma trascurabile 2,5%, stupisce in negativo la contrazione della retribuzione media, che è scesa del 5,1%. Difatti, comunque, 77 neo laureati su 100 trovano un’occupazione entro un anno dalla laurea, ma il loro stipendio rimane comunque desolante: la media si attesta sui 1366 euro mensili e il 14% di questi giovani lavoratori svolge un impiego part-time. Da segnalare che, per la raccolta dei dati, sono stati presi in considerazione soltanto i laureati di secondo livello, ovvero coloro che hanno conseguito una laurea magistrale a ciclo unico o una magistrale biennale, nella finestra di tempo compresa tra il primo e il 365esimo giorno da laureati.
Per quanto concerne la classifica delle Università che garantiscono la retribuzione più generosa, lo studio di Almalaurea ha confermato alcune sicurezze che aleggiavano sull’ambiente universitario nostrano: al primo posto si piazza Bolzano, con 1665 euro al mese; si piazza seconda Brescia con i suoi 1663 euro mensili e al terzo posto l’immancabile Politecnico di Torino, con 1632 euro di stipendio. Sorprendente la “performance” di Catanzaro, che è l’unica realtà meridionale nelle prime cinque posizioni. La città calabrese fa registrare l’ottima cifra di 1563 euro per i suoi neo laureati. Infine, chiude la breve classifica l’università del Piemonte Orientale.