Sai quali sono i nomi assolutamente vietati in Italia? Prendi carta e penna perché la lista è veramente lunga
Oramai nel nostro Paese non si sta facendo altro se non parlare dell’omonimo dell’ex presidente del Consiglio e fondatore di Forza Italia, Silvio Berlusconi. In questo caso, però, è stato aggiunto un terzo nome in onore a lui: Silvio Berlusconi Boahene. Il ragazzo nato a Modena nel 2005, da genitori immigrati ghanesi, che pochi giorni fa ha fatto il suo esordio nei grandi nel calcio.
Precisamente nel campionato di Eccellenza dell’Emilia-Romagna nella squadra della Virtus Castelfranco contro il Corticella. Un nome che, ovviamente, non poteva affatto passare inosservato. Ed ovviamente nasce spontanea la domanda che tutti si stanno ponendo: è davvero possibile dare nomi del genere ai nascituri? Di conseguenza vi diciamo: sapete quali sono i nomi assolutamente vietati in Italia?
Quali sono i nomi vietati in Italia?
La materia è disciplinata da un decreto del presidente della Repubblica (Dpr) datato 2000. Come primo aspetto l’art. 35 del Dpr 396/2000 stabilisce che a ogni bambino spetti un nome maschile a ogni bambina un nome femminile con alcune eccezioni. I nomi composti non possono comunque avere più di tre nomi “singoli”. Ed ora, però, passiamo alla questione più importante: ovvero i nomi vietati nel nostro Paese.
Questo è l’elenco completo: Nomi dei genitori o dei fratelli, anche se preceduti da junior, nomi ridicoli che possano provocare senso di vergogna al figlio; nomi di personaggi storici controversi come “Benito”, “Adolf” e “Osama”, nomi “controversi” come “Bestia”, “Biancaneve” o “Dracula”; nomi che incitino all’odio o alla violenza, per esempio “Satana”; nomi di oggetti o marchi commerciali: a nessuno venga mai in mente di chiamare il proprio figlio “Samsung”, “Macchina” o “Danone”.
Non solo: ai bambini di cittadinanza italiana non può essere dato un nome scritto con lettere di un altro alfabeto (per esempio cinese, giapponese o cirillico); limite ai nomi inventati. Sarà il pubblico ufficiale di stato civile a valutarne la liceità. Insomma, evitate di dare il nome di un cartone animato al vostro bambino. Magari come soprannome.