Quando il calcio diventa tragedia: i giocatori morti in campo

La storia del calcio è ricca di momenti di grande gioia, ma anche di improvvise tragedie. Come quelle che hanno coinvolto calciatori venuti a mancare improvvisamente sul campo durante una partita della loro squadra.

A volte il campo di calcio può diventare teatro di tragedie scioccanti. Poco prima una partita è un momento di gioia, di agonismo e rivalità sportiva e subito dopo invece diventa teatro di qualcosa che rende funesto e drammatico quel momento.

Perché in campo a volte si può anche morire. In Italia la prima tragedia del genere fu quella che coinvolse Renato Curi, nel 1977, nel match tra Perugia e Juventus. Curi, centrocampista degli umbri, a cui oggi è intitolato lo stadio della città, crollò in campo a causa di un arresto cardiaco che gli fu fatale. Aveva 24 anni. Episodio simile a quello che riguardò, nell’aprile del 2012, Piermario Morosini nel match tra il suo Livorno e il Pescara allo stadio Adriatico. Morosini si sente male, prova a restare in piedi, poi collassa. Inutili i tentativi dei medici di salvarlo, il giocatore si spegne a 26 anni. Tragedie improvvise che capitano nonostante i controlli severissimi sulla salute dei calciatori che ci sono in Italia. Regole che hanno impedito ad Eriksen di continuare la sua carriera in Serie A. Nell’agosto 2007, un episodio drammatico si consuma a Siviglia, dove muore Antonio Puerta.

Tragedie nel calcio, quando i giocatori muoiono in campo

Il giocatore di casa crolla a terra, si riprende, ma poi si sente male di nuovo negli spogliatoi. Morirà tre giorni dopo in ospedale a causa di una patologia cardiaca. Altro spagnolo a morire per colpa di un arresto cardiaco fu Dani Jarque, capitano dell’Espanyol, spirato nel 2009 dopo una sessione d’allenamento, mentre era al telefono con la moglie. È sempre il cuore a essere l’anello debole di quei fisici quasi perfetti. Come per Marc Vivien Foe, morto nel 2003, durante la sfida di Confederations Cup tra Camerun e Colombia, giocata a Lione. Foe all’epoca era un giocatore del Manchester City. Malformazione cardiaca fatale anche per Miklos Feher deceduto durante Benfica-Vitoria Guimaraes nel gennaio 2004. Così come Cheick Tiotè, ex Newcastle, morto nel 2017 quando era in forza ai cinesi del Beijing Enterprises.

Muore in campo anche Phil O’Donnel, centrocampista scozzese del Motherwell, fatale un infarto mentre giocava contro il Dundee United e dopo aver realizzato un gol. Non fu il cuore a tradire il russo Seryi Perkhun, portiere del Cska Mosca, deceduto dopo aver subito un violentissimo colpo alla testa in partita. Era il 2001.