D’estate è la soluzione alternativa al condizionatore: ecco come utilizzarlo e la differenza in bolletta con cui dobbiamo fare i conti
Le temperature aumentano e in casa si usano sempre di più i condizionatori. Un aspetto con cui bisogna fare i conti soprattutto quando arriva la bolletta, soprattutto per chi non è donato di un dispositivo di ultima generazione. C’è soltanto un’alternativa per soffrire meno il caldo e provare a rinfrescare gli ambienti: il caro e vecchio ventilatore.
Ma ecco la domanda più che lecita: quanto costa e consuma? Esistono diverse tipologie di ventilatore: da tavolo, a colonna o a torre, installato sul soffitto, a piantana e poi quello con nebulizzatore. Tutti quanti, almeno in media, consumano la stessa cifra in bolletta. Naturalmente dipende anche dalla potenza, dai livelli di velocità e dalla classe energetica del ventilatore stesso. In media un ventilatore consuma tra i 50W e i 100W all’ora. Facendo degli esempi pratici sull’utilizzo: uno acceso per 12 ore, con un consumo che va dai 50W ai 100 W all’ora, avrà un costo medio tra i 0,25 e 0,60 euro. C’è un “trucco” semplice per calcolare il consumo del proprio apparecchio: basterà infatti moltiplicare la potenza per il numero di ore di accensione. Il risultato, poi, andrà moltiplicato a sua volta per il costo al KWh (a seconda del contratto energetico stipulato da ognuno).
E di notte? Considerando le temperature meno calde, con una media di 8 ore di accensione, si pagherà circa 0,05 euro. Chiaramente maggiore è la velocità, maggiore è il costo in bolletta. Per abbassare ulteriormente i costi del ventilatore in bolletta, gli esperti hanno stilato una lista di consigli: tra questi c’è la posizione, metterlo in un angolo della stanza permetterà a questa di risultare più arieggiata, soprattutto se la stanza ha le finestre chiuse e le serrande abbassate. Per quanto banale, meglio far ruotare il ventilatore senza tenerlo fisso in una sola direzione. Il paragone con il condizionatore è presto fatto: in linea generale uno di classe energetica elevata (A+++) consuma in media dagli 88 kWh ai 219 kWh in più rispetto ad un ventilatore da tavolo: la differenza in bolletta va dai 23 ai 56 euro. Il condizionatore, insomma, rinfresca di più l’ambiente, ma ha anche un costo iniziale più alto e consumo maggiore.
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