In un’ intervista sul quotidiano La Repubblica, la vicepresidente della commissione di Vigilanza ha espresso i suoi dubbi sulla pluralità di informazione nella tv pubblica
“Un problema grande come una casa: questa maggioranza sta battendo tutti i record e, anziché preoccuparsi di riequilibrare, sembra compiacersi“, questo il grido d’allarme che Maria Elena Boschi, vicepresidente della commissione Vigilanza Rai, lancia in un’intervistata dall’importante quotidiano nazionale in edicola oggi.
Maria Elena Boschi è una politica italiana, capogruppo di Italia Viva alla Camera dei deputati dal 24 settembre 2019, già ministro nel governo Renzi e sottosegretaria di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri nel governo Gentiloni.
“Emergenza informazione? Non mi piace gridare all’emergenza, alla deriva autoritaria. Sennò sembra che ce ne sia una a settimana e non è così. Esiste però un problema grande come una casa: la maggioranza monopolizza l’informazione. E in più Conte e i 5S hanno fatto un accordo con loro su alcuni nomi in palinsesto”. Esordisce così senza mandarle a dire l’onorevole Maria Luisa Boschi, capogruppo alla Camera di Itaia Viva e anche vice presidente della Commissione Vigilanza, in un’intervista al quotidiano La Repubblica, in merito alla situazione dell’informazione in Rai dopo le nuove nomine decise dall’attuale esecutivo. Secondo l’onorevole questo governo sta andando oltre i precedenti in quanto “questa maggioranza sta battendo tutti i record e, anziché preoccuparsi di riequilibrare, sembra compiacersi”. Aggiungendo che si dovrebbe aprire anche una questione vigilanza per i talk show e di come sono scelti gli ospiti per ogni puntata tra l’altro pagati da contribuente. “Ci sono giornalisti”, afferma la Boschi, “come quelli de Il Fatto Quotidiano, che hanno fatto molta più propaganda a favore del MS5 di un parlamentare”.
Ecco che risulta fondamentale controllare i vari telegiornali delle tre reti. “I tg Rai sono ancora considerati autorevoli e questo è un valore immateriale pazzesco, che dovrebbe essere preservato e non messo a rischio“, afferma ancora la vicepresidente che poi aggiunge riguardo la possibilità di abolire il canone: “Credo che Salvini minacci di abolire il canone della Rai soltanto perchè sa con certezza che non succederà mai. Dove si troverebbero i soldi per finanziare quella che è un’azienda di stato?. Dopo l’introduzione del canone in bolletta sarebbe un grande errore tornare indietro”. La Boschi sembra avere le idee molto chiare: “Dare maggiore agilità e snellezza è sacrosanto, utilizzare la scusa della burocrazia per abolire i controlli, invece no. Chi governa in Rai deve porsi il problema di riequilibrare le forza. Perchè la libertà di informazione e la qualità del servizio pubblico Rai sono fondamentali, specie in tempi di FakeNews“.
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