La rivoluzione Rai fa litigare le opposizioni. Duro botta e risposta tra M5s e Italia Viva dopo la nomina dell’ad Sergio.
La rivoluzione Rai continua a tenere banco in politica. Questa volta, però, a litigare non è la maggioranza. Come riportato dal Corriere della Sera, la nomina di Roberto Sergio ad amministratore delegato di viale Mazzini ha portato ad un po’ di tensione all’interno delle opposizioni.
In particolare, Matteo Renzi è ritornato ad attaccare il M5s dopo che il consigliere pentastellato in Cda si è astenuto (a differenza di quello del Pd ndr): “Conte è la vera stampella di Giorgia Meloni. Questa è la verità. Sono certo che prima o poi se ne accorgeranno anche quelli del Pd“.
Immediata la replica del MoVimento: “Forse non sa che l’astensione durante un consiglio di amministrazione equivale ad un no. L’ad Sergio è passato grazie al voto della presidente Soldi, da alcuni descritta vicino a Renzi, e che ha messo da parte il ruolo super partes per appoggiare il piano del governo”.
Rai, la partita è ancora aperta: tutte le ultime novità
Mentre M5s e Iv continuano a litigare sulla nomina dell’ad, il governo prosegue il lavoro per completare la rivoluzione. Come scritto dal Corriere della Sera, Lega e Forza Italia si contendono la direzione di Rai Sport.
L’altra questione da risolvere sarebbe la quota rosa alla direzione di un telegiornale. Monica Maggioni è pronta a fare un passo indietro e questo porterebbe a non avere più donne a guidare una testata. Per questo motivo si pensa ad Angela Marfella come guida dei Giornali radio con Francesco Pionati pronto ad assumere un ruolo di corporate.
Rai, quanto costa l’addio di Fazio?
Altro tema che ormai tiene banco da diverso tempo è l’addio di Fabio Fazio. Stando al quotidiano italiano, con il mancato rinnovo del conduttore la Rai risparmierebbe i 430mila euro a puntata. Il problema, però, sembra nascere dagli introiti pubblicitari che supererebbero il milione.
Quindi l’addio di Fazio, almeno stando ai numeri, porterebbe ad una perdita importante. Naturalmente si tratta di indiscrezioni e, anche se vere, a viale Mazzini stanno sicuramente ragionando come arrivare ad una soluzione per limitare al minimo un eventuale rosso.