Che cosa succede quando la rata del mutuo è troppo cara, quali sono i metodi che possono aiutare le famiglie italiane?
Non ci sono dubbi sul fatto che la questione mutuo sia uno degli argomenti maggiormente al centro dell’attenzione ormai da diverso tempo, specialmente se si considera che sono davvero moltissime le famiglie italiane a risentirne.
Gli scenari di cui tenere conto sono due: lo scenario economico internazionale e quello interno. Da un lato il primo che sottolinea una situazione davvero complessa dal punto di vista geopolitico, mentre il secondo punto è il caso di prestare attenzione anche su quanto ammonterà la tassa sugli extraprofitti delle banche, perché non si può escludere che gli istituti finiranno per far pagare l’imposta ai loro clienti aumentando costi di commissioni, servizi e anche lo spread applicato ai finanziamenti.
Una cosa è certa, chi ha un mutuo sulle spalle, si troverà sicuramente a fare i conti con un interesse davvero molto alto: ma entriamo ancora di più nello specifico della questione.
Mutuo, anche le vendite sono in netto calo rispetto a prima
Insomma la questione legata al mutuo della casa resta una delle più spinose in assoluto e se da un lato i problemi citati poco prima non sono da sottovalutare, un dato davvero allarmante è quello che ha a che fare con le vendite stesse.
Stando ai dati riportati sulle vendite nel primo trimestre 2023 rispetto allo stesso periodo del 2022, quello che non si può fare a meno di notare è che sono state registrate 15mila transazioni in meno, ma disaggregando si scopre che gli acquisti con il mutuo sono calati di circa 24mila unità: non manca quindi l’interesse per la casa ma la possibilità di comprare.
Ad avere specificato ancora di più la questione sono i dati riportati dal Barometro Crif: “Le domande sono diminuite del 22,4%, quota che arriva a -30,4% per le surroghe. E le erogazioni con tutta evidenza sono scese ancor di più perché le banche sono diventate più restrittive. La situazione a cui si trova di fronte chi oggi vorrebbe chiedere un mutuo è quella di tassi fissi che si aggirano attorno al 4% e variabili ormai proiettati al 5% e oltre; questo per effetto dell’Eurirs (tassi fissi) che ha ripreso a salire, arrivando la scorsa settimana ai massimi dal 2011 per poi ripiegare leggermente, mentre l’Euribor continua a salire e ora il trimestrale quota attorno a 3,90%, cioè 35 centesimi meno del tasso di riferimento della Bce”.
Quindi una delle ipotesi su cui si sta pensando di arrivare per potere aiutare le famiglie italiane è quella di favorire il passaggio a dei mutui variabili facendoli diventare fissi.