La denuncia è arrivata dalla mamma di una delle adolescenti coinvolte: “Abbiamo visto che c’era un cellulare, inizialmente non pensavo stessero filmando”
Scandalo sessuale nel Real Madrid, delicatissima la situazione per i calciatori in questione. Una vicenda diventata nota dopo il blitz della Guardia Civil a Valdebebas, il centro tecnico del club spagnolo. L’accusa: ben quattro calciatori (tre del Real Madrid C e uno del Castilla) sono stati arrestati per la diffusione di un video sessuale con coinvolta anche una ragazza minorenne.
Le ragazze, senza svelare le loro identità, hanno raccontato i dettagli della vicenda ad As: “A un certo punto ci siamo appartate nella zona tendeggiata e ci siamo messe ad amoreggiare, io e le mie amiche con tre dei calciatori. Un quarto era in piscina e non c’entra nulla. Io ho visto uno di loro col telefono, ma non ci ho fatto troppo caso. Poi quando ho visto che lo passava a un amico mi sono insospettita…”, ha raccontato una delle ragazze. “In un secondo momento, chiacchierando tra di noi, ci è venuto il pensiero che stessero registrando. In quel momento uno dei calciatori ha rimproverato gli altri due, arrabbiato per ciò che avevano fatto. Io e la mia amica gli abbiamo chiesto di cancellare tutto, e di farlo davanti a noi. Ci hanno fatto vedere 5 video. Ma è chiaro che, mentre noi discutevamo sull’accaduto, con ogni probabilità li avevano già inviati a qualcun altro”.
La denuncia da parte di una mamma
A denunciare l’accaduto è stata la mamma di una ragazza minorenne. “In agosto abbiamo saputo che il fidanzato di una delle mie amiche conosceva i calciatori, e che gli avevano fatto vedere i video che evidentemente erano rimasti nei loro telefoni”, ha spiegato un’altra delle ragazze coinvolte. “Inizialmente non abbiamo detto niente perché il fidanzato ci aveva pregato di non denunciarli. Però quando l’ho detto all’altra ragazza, quella minorenne, lei ha parlato con sua madre e quello stesso giorno sono andati a denunciare i fatti. Io i ragazzi non li ho più sentiti, e quando ero con la Guardia Civil e volevo fargli vedere uno di loro mi sono resa conto che mi aveva bloccato in tutte le reti social“.
Sono stati svelati alcuni dettagli: “C’è tanta gente che sui social parla senza sapere le cose, che dice di aver visto il video e che secondo loro io ero contenta che registrassero. Io dico solo che un conto è che io, nel momento, possa anche pensare che non me ne frega niente se stanno registrando, e un’altra, molto diversa, è che queste persone decidano di diffondere il video mio e della mia amica senza permesso. Per questo la colpa è solo ed esclusivamente loro, perché hanno registrato e diffuso. Nessuno riuscirà a farmi sentire in colpa dicendomi che ho lasciato che mi registrassero. La colpa è loro. L’hanno fatto e sono colpevoli, lo dice la legge e devono essere condannati”.