Reddito di cittadinanza, a partire dal mese di settembre la musica cambia: cosa accadrà?
Uno degli argomenti più discussi in quest’anno, nel nostro Paese, non può che essere quello relativo al ‘Reddito di Cittadinanza‘. Un sussidio fortemente voluto dal Movimento 5 Stelle nel 2019 e che, dopo quattro anni, sta lentamente scomparendo. Per volere del nuovo governo targato Giorgia Meloni. La stessa che ha deciso di abolirlo completamente. Anzi, di modificarlo e di cambiare anche nome.
Come tutti ben sanno, a partire dal primo giorno del mese di settembre, il ‘Rdc’ sarà sostituito da una nuova misura. La stessa che è stata introdotta, appunto, come sussidio e incentivo al reinserimento nel mondo del lavoro. Di cosa stiamo parlando? Del Supporto per la formazione e il lavoro (Sfl). Cosa significa, come funziona e soprattutto come si fa ad ottenere tutto ciò?
Addio Reddito di Cittadinanza, in arrivo il Sfl: cos’è?
Quali sono i passaggi da effettuare per non poter perdere assolutamente questo miniassegno? Facciamo un po’ di chiarezza. Il reddito sta per essere abolito dal governo per vari motivi. Il primo è quello di contrastare le difficoltà di chi ha un reddito decisamente molto basso. Dall’altro lato anche per cercare di favorire il reinserimento lavorativo di coloro che appartengono alla categoria degli occupabili.
In merito al Sfl vediamo come bisogna fare per richiederlo. Per chi non lo sapesse si tratta di un miniassegno dal valore di 350 euro. Lo stesso che viene erogato a coloro che appartengono alla categoria degli occupabili. L’erogazione scatta a partire dal primo settembre. Chi potrà accedere? Solamente coloro che hanno tra i 18 ed i 59 anni. Non solo: anche quelli che hanno un reddito non superiore a 6mila euro, requisito che si abbassa rispetto a quello del reddito, che era invece fissato a 9mila euro.
Cosa c’è di diverso rispetto al Rdc? Per una famiglia che può richiedere anche due volte il sussidio. Il Supporto per la Formazione e il Lavoro è infatti individuale, per cui l’assegno da 350 euro potrebbe essere erogato anche a due membri dello stesso nucleo familiare, a patto di rispettare i requisiti indicati. Per presentare la domanda basta collegarsi al sito dell’Inps.
Di conseguenza sarà il turno della piattaforma Siisl. La stessa che avrà il compito di verificare i requisiti dell’utente e inoltrerare la richiesta all’Agenzia delle Entrate. In conclusione i richiedenti dovranno sottoscrivere il patto di attivazione digitale. In questo caso dovranno affidarsi ad almeno tre agenzie per il lavoro che provvederanno al ricollocamento.