Nel mese di Luglio ci sarà l’ultima rata del Reddito di Cittadinanza, dopo le cose cambieranno: ecco che cosa succederà.
La notizia sta per concretizzarsi, a cominciare dal mese di Agosto, le persone che possono trovare lavoro, di età fino a 60 anni senza figli piccoli o anziani in famiglia non riceveranno più il RdC, quindi quella del mese di Luglio sarà la rata conclusiva.
Ad ogni modo, resta la possibilità di iscriversi al nuovo portale web del Governo, completamente ristrutturato, a partire dal 1° settembre, per beneficiare del nuovo sussidio creato nel 2019. Il governo attuale ha stabilito nuovi requisiti di legge per poter accedere all’Assegno di inclusione, che includono corsi di formazione e un nuovo “patto digitale per il lavoro“.
“Le persone in condizioni di povertà che non soddisfano i requisiti familiari per l’Assegno di inclusione, che sarà implementato a partire dal 1° gennaio 2024, avranno diritto a un sussidio individuale di 350 euro” questo è quello che riporta la nota ufficiale del Governo in merito a questo discorso. Ma che cosa succede da Settembre?
Reddito di Cittadinanza che cosa succede da Settembre in poi?
Come detto prima, quella di Luglio sarà la data finale per ricevere il Reddito di Cittadinanza, inseguito andrà in scena un reddito di inclusione e dal mese di Settembre verrà anche lanciato il Supporto per la formazione e il lavoro, un contributo economico mensile di 350 euro, per un massimo di 12 mesi.
“I potenziali beneficiari devono soddisfare determinati requisiti, tra cui un ISEE inferiore a 6.000 euro all’anno e la partecipazione a programmi di formazione e progetti di pubblica utilità. Si tratta di un tipo di aiuto individuale che può essere richiesto da tutti i maggiori di età che soddisfano i requisiti all’interno della stessa famiglia” questo si legge sulla nota ufficiale.
Detto questo, la cosa importante da tenere a mente è che il nuovo reddito che prende il nome di Assegno di inclusione entra in vigore dal 1° gennaio 2024 e sarà atto a dare un contributo economico a partire da 480 euro all’anno per i nuclei familiari con almeno un componente in condizione di disabilità, minorenne o con almeno 60 anni di età, insieme a un ISEE familiare inferiore a 9.360 euro all’anno.
Ovviamente come già successo in passato, questo contributo verrà dato dall’INPS tramite una nuova carta elettronica chiamata Carta di Inclusione, per un massimo di 18 mensilità rinnovabili per ulteriori 12 mesi.