Dopo il toast in provincia di Como, ecco un ristorante al centro di Palermo. “Meno male che non erano 200 invitati”, hanno scherzato sul web per commentare la notizia
C’era una volta il tramezzino, è diventato presto un dessert. Non si tratta di una trasformazione magica del cibo, bensì di una polemica ulteriore che ha accomunato gli ultimi giorni: sempre sui social, sempre legata alla ristorante e a dei conti salati con delle voci ingiustificate, non solo indesiderate.
Nel Nord Italia, in settimana, aveva fatto parlare di sé (in maniera negativa) un locale di Gera Lario, in provincia di Como, che aveva fatto pagare 2 euro per un toast diviso a metà: un taglio costoso, virale sui social come la rabbia delle due persone che avevano deciso di postare la foto dello scontrino. Stavolta siamo scesi a Sud, a Palermo per la precisione: il ristorante ha infatti battuto 20 euro sul conto per dividere una torta e servirla al tavolo. Le critiche, com’era immaginabile, non hanno tardato ad arrivare.
Il conto matematico: 20 euro per 20 tagli
La torta di anniversario, in questo modo, è andata di traverso ai coniugi. Non se l’aspettavano. A fine festa è stato presentato un conto maggiorato, marito e moglie sono rimasti a bocca aperta per l’extra che hanno dovuto pagare: 20 euro per 20 fette, il calcolo matematico è facile facile. “E meno male che non c’erano 200 invitati”, hanno scherzato gli utenti sul web. Non hanno tutti i torti. I ristoratori, al contrario, si sono difesi affermando che nel prezzo è stato compreso anche il servizio, quindi con l’aggiunta di 1 euro per ogni piatto, a prescindere se il dolce sia stato mangiato o meno.
“Siamo alla frutta”, “Frisella-gate!”, hanno esclamato su Twitter le persone che hanno commentato l’accaduto. È il secondo di fila di questo genere nel giro di una settimana. Di questo passo potrebbero aggiungersene altri, una polemica tira l’altra. “Il coperto allora che cosa lo paghiamo a fare?” hanno giustamente sottolineato in tanti nelle risposte. Resta il fatto che la coppia è stata costretta a pagare effettivamente un conto più salato rispetto a quello che avevano previsto (e che hanno consumato). Dal Nord al Sud, sui social le polemiche non tengono conto della geografia. Ma se è vero che non c’è due senza tre, la prossima potrebbe essere la volta del Centro…
