Entro pochi anni potrebbe essere introdotto un innovativo materiale capace di rivoluzionare il mondo delle auto con diverse applicazioni, dai chip alle colonnine di ricarica
La questione dei chip, con la difficoltà di approvvigionamento, sia nel mondo dell’auto che nel mondo della tecnologia più in generale, è una delle più delicate degli ultimi anni. Il ritardo nelle consegne dei nuovi ordini è uno deli problemi che gli automobilisti che hanno ordinato un’auto nuova recentemente hanno imparato purtroppo a conoscere a proprie spese.
In seguito alla transizione ecologica e alla decisione presa dai governi europei di fermare la vendita dei motori endotermici entro il 2035, la diffusione di veicoli ibridi e completamente full electric è stata rapida e ha portato alla necessità di trovare batterie che garantiscano la maggiore capacità possibile prima di essere necessariamente ricaricate.
Nessuno è immune dalla crisi che sta interessando ormai da molti mesi la produzione di componenti elettronici. La difficoltà di produzione dei chip, quei piccoli componenti fondamentali per far funzionare la parte elettronica di smartphone, personal computer e delle centraline elettroniche delle automobili, ha mandato completamente in crisi interi settori commerciali alle prese con ritardi improponibili nella consegna dei nuovi modelli e nell’approvvigionamento degli scaffali di vendita. Per trovare una soluzione a questi problemi, il settore della componentistica elettronica ha cominciato recentemente a studiare nuovi materiali di cui potersi servire in futuro per la realizzazione delle componentistiche necessarie e bypassare il problema. Diverse aziende sostengono che una possibile soluzione potrebbe essere trovata nel carburo di silicio. “Il futuro dei semiconduttori in carburo di silicio è brillante”, ha detto Harald Kroeger, membro del consiglio di amministrazione della Bosh, “vogliamo diventare un leader globale nella produzione di chip SiC per l’elettromobilità e, grazie al boom di questo settore, il nostro portafoglio ordini è pieno”.
Il carburo di silicio (SiC) è una ceramica costituita da legami di silicio e carbonio. Questo materiale può essere prodotto mediante sintesi, ma si trova anche in natura ed è considerato un composto con una notevole durezza, avvicinandosi a quella del diamante. Piccolissimi, potenti ed estremamente efficienti i semiconduttori in carburo di silicio sono infatti destinati ai produttori di automobili in tutto il mondo e in futuro un numero sempre maggiore di veicoli di produzione presenterà nella propria componentistica elettronica questi chip. Ad esempio, proprio nel settore delle auto, potrebbe essere utilizzato per realizzare una nuova generazione di centraline e inverter, quest’ultimi fondamentali per trasferire la corrente elettrica continua delle batterie ai motori. Soluzione che permetterebbe di migliorare le prestazioni delle vetture e soprattutto aumentare notevolmente la durata delle batterie prima di dover essere ricaricate. E, una volta collegate alle centraline di ricarica, anche il tempo per fare “il pieno di energia” si accorcerebbe di molto.
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