A Roma aumentano i verbali di multe sbagliate e con esse anche sempre di più i ricorsi da parte dei cittadini che ne sono vittime.
Anche se potrà sembrare una cosa davvero incredibile, nella Capitale aumentano le segnalazioni di multe sbagliate e di dati inseriti nei verbali in modo errato: la targa è stata trascritta male o ancora la telecamera non legge il permesso per la Ztl o altrimenti gli uffici hanno inserito tardi il verbale, o se ne sono dimenticati, nel centralone informatico.
Insomma le scuse sono davvero tantissime e per gli automobilisti romani oltre il danno anche la beffa di dovere seguire un iter non poco complicato per potere fare ricorso. Stando alle notizie ufficiali, pare infatti che il Campidoglio stia perdendo l’85 per cento dei contenziosi.
Nei primi sei mesi dell’anno i cittadini hanno bussato alla porta del Prefetto o al giudice di pace 44.200 volte: in oltre 35mila casi hanno avuto ragione, nei restanti 6.500 ha avuto la meglio l’amministrazione. Ma entriamo nel dettaglio.
Insomma davvero un dato allarmante che mette i cittadini nella condizione di dovere anche mettere l’impegno nel andare verso un ricorso che è sempre più complesso, rischioso e specialmente costoso.
Ma non finisce qua, il rischio è anche collegato ad un aumento del prezzo del ricorso per via delle spese legali: andare dal Prefetto non prevede extracosti, ma se si perde, la sanzione raddoppia. Infatti, molti automobilisti, arrivata a casa la cartella, preferiscono versare il dovuto, anche sfruttando la riduzione per chi paga nei primi 5 giorni. E quest’aspetto, per certi versi, ingigantisce il peso dei contenziosi. Che rispetto allo scorso anno sono aumentati di quasi il 15 per cento.
Ovviamente è anche giusto sottolineare come non sempre la colpa di questi errori sia dei vigili, dai dati resi noti infatti sono quasi 19mila i ricorsi delle multe vinti perché Roma Servizi per la Mobilità, l’agenzia capitolina, ha ritardato o ha dimenticato di inserire nel sistema informatico le informazioni necessarie per avviare l’iter che porterà alla sanzione. Poi, c’è da fare i conti con le lavorazioni che contraddistinguono più le mansioni di polizia locale e ausiliari del traffico. Invece ci sono più di 3mila verbali cancellati perché gli agenti e il personale amministrativo del corpo hanno sbagliato a redigere gli atti necessari: ad esempio basta sbagliare il nome di una via, un numero di una targa o una lettera del cognome e ritrovarsi con dei documenti e una cartella completamente errata.
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