Trova milioni di lire, ma riceve la brutta notizia: “Non si può”

Trova milioni di lire a casa del fratello defunto, ma successivamente riceve la brutta notizia: i social si schierano dalla sua parte

Le care e tanto amate lire. Chi di voi se le ricorda? Ovviamente non coloro che sono nati negli anni 2000, ma sono stati periodi che nessuno potrà mai dimenticare. Nel 2002 il cambio con l’Euro. Nel frattempo, però, direttamente da Roma arriva una vicenda che lascia tutti senza parole. Non potrebbe essere altrimenti.

Trova milioni di lire a casa del fratello
Banconota Lira (Ansa Foto) Notizie.top

Un uomo si è recato a casa del suo fratello defunto. Nel rovistare le cose ha effettuato una scoperta che lo ha lasciato a dir poco sbalordito. Ovvero un gruzzolo enorme di banconote per un valore di 245 milioni e 218mila lire. Sì, all’epoca erano considerati tantissimi soldi. A dire il vero, con la conversione in euro (quasi 126mila), altrettanto.

Roma, trova milioni di lire: “Non possono essere cambiati”

Un ex commissario di polizia di Roma, però, ha ricevuto la triste notizia: quei soldi non possono essere cambiati. Dalla gioia alla delusione più totale. L’uomo in questione, però, non ha alcuna intenzione di arrendersi e sta cercando in tutti i modi di fare in modo di cambiare questi soldi una volta e per tutte. Fino a questo momento, però, le notizie che ha ricevuto sono solamente negative.

Addirittura si è sentito dire che, quelle che ha, sono considerate “carta straccia“. Leggerlo adesso farebbe venire i brividi. Figuriamoci più di 20 anni fa. Queste banconote si trovavano nel sottofondo del cassetto di un armadio nell’appartamento che l’ex commissario di polizia, Giuseppe Antonio Bagnato. Una scoperta che è stata effettuata nel gennaio del 2019.

Ci ha provato in tutti i modi, ma il risultato è sempre stato pessimo. Come riportato in precedenza la lira italiana è andata fuori corso nel 2002. Come confermato da alcune norme e sentenze della Cassazione le filiali della Banca d’Italia dal 2016 ormai cambiano le lire solo a partire se si è presentata la richiesta di cambio delle lire con una raccomandata inviata tra il 6 dicembre 2011 e il 28 febbraio 2012. Specificando l’importo.

Queste sono state le parole dell’uomo al ‘Messaggero‘: “Mio figlio Luca stavo sgomberando questo piccolo appartamento a Roma. Poi ho trovato un malloppo da 245 milioni e 218mila lire. Mio fratello non mi aveva mai detto di tutti questi soldi. Viveva da solo ed era un grande risparmiatore“. Dopo la triste notizia si è rivolto alla Banca d’Italia per cambiarli: “Mi è stato risposto che non era più possibile farlo perché erano ormai trascorsi più di dieci anni dall’entrata in vigore della moneta unica“.

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